Il politico e la musica. Una foto messa in rete rivela una passione che lo accompagna da sempre. E così, Nicola Parisi, sindaco di Buccino, che negli ultimi mesi si...
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Quel sax ha imparato a suonarlo da autodidatta, quasi ad orecchio, ma non ne ha nessuno a casa. «Mi sono sempre detto che devo comprarlo, non l’ho ancora fatto», confessa. Per non cadere in tentazione e distrarsi? Per ora, utilizza quello degli altri. Non ha mai suonato in un gruppo - «ahimè non ho avuto tempo» - ma solo perché il calcio lo prendeva molto di più, da ragazzo e pare fosse anche un buon calciatore. Poi la politica lo ha assorbito completamente. Quanto al sassofono lo riserva a pochi intimi, a qualche cena goliardica con gli amici - se vi è un sax disponibile - oppure, quando gli piglia il fuoco dell’arte e l’atmosfera è quella giusta, s’improvvisa sassofonista a matrimoni e feste.
«In realtà siamo un po’ una famiglia di musicisti - racconta - Io meno degli altri, ovviamente, perché l’ho fatto sempre e solo per diletto. Un nipote di mio padre è stato il primo clarinetto della Scala, mio padre stesso suonava; mio nipote Antonio è un batterista, davvero bravo, come mi ha detto il suo maestro, Cantarella. Musicisti erano anche uno zio e dei cugini di mio padre, uno era una prima tromba della banda di Francavilla Fontana, che era molto rinomata». Insomma, la verve musicale è nel sangue. E Parisi già immagina il futuro, quando metterà da parte la fascia tricolore. «Se non avrò altri impegni così gravosi come oggi, sicuramente lo farò - annuncia - Lo farò perché è una cosa che mi è sempre piaciuta. A volte dimentico di averla questa passione. Poi accade che all’improvviso vedo un sax come l’altro giorno e mi metto a suonare, è più forte di me».
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Il Mattino