Samba a Buccino, il sindaco Parisi celebra le nozze e suona il sax

Samba a Buccino, il sindaco Parisi celebra le nozze e suona il sax
Il politico e la musica. Una foto messa in rete rivela una passione che lo accompagna da sempre. E così, Nicola Parisi, sindaco di Buccino, che negli ultimi mesi si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il politico e la musica. Una foto messa in rete rivela una passione che lo accompagna da sempre. E così, Nicola Parisi, sindaco di Buccino, che negli ultimi mesi si è “guadagnato” spazio anche sui social per la battaglia contro le fonderie Pisano, diventa popolare per quel sassofono che imbraccia. È in un ristorante, ha appena celebrato una promessa di matrimonio. Quel sax di un musicista presente alla celebrazione lo aveva già adocchiato nel Chiostro degli Eremitani della sua Buccino. Al ricevimento non resiste, lo imbraccia e intona «Samba pa ti», il brano forse più noto dei Santana nella celebre versione del 1971 di Fausto Papetti. Un successo. Scattano foto ovunque. Una di queste Parisi la posta sul suo profilo social accompagnandola con la frase «Quando finirò di fare il sindaco, non molto lontano, suonerò il sax ai matrimoni. Sono aperte le prenotazioni».

Quel sax ha imparato a suonarlo da autodidatta, quasi ad orecchio, ma non ne ha nessuno a casa. «Mi sono sempre detto che devo comprarlo, non l’ho ancora fatto», confessa. Per non cadere in tentazione e distrarsi? Per ora, utilizza quello degli altri. Non ha mai suonato in un gruppo - «ahimè non ho avuto tempo» - ma solo perché il calcio lo prendeva molto di più, da ragazzo e pare fosse anche un buon calciatore. Poi la politica lo ha assorbito completamente. Quanto al sassofono lo riserva a pochi intimi, a qualche cena goliardica con gli amici - se vi è un sax disponibile - oppure, quando gli piglia il fuoco dell’arte e l’atmosfera è quella giusta, s’improvvisa sassofonista a matrimoni e feste. 

«In realtà siamo un po’ una famiglia di musicisti - racconta - Io meno degli altri, ovviamente, perché l’ho fatto sempre e solo per diletto. Un nipote di mio padre è stato il primo clarinetto della Scala, mio padre stesso suonava; mio nipote Antonio è un batterista, davvero bravo, come mi ha detto il suo maestro, Cantarella. Musicisti erano anche uno zio e dei cugini di mio padre, uno era una prima tromba della banda di Francavilla Fontana, che era molto rinomata». Insomma, la verve musicale è nel sangue. E Parisi già immagina il futuro, quando metterà da parte la fascia tricolore. «Se non avrò altri impegni così gravosi come oggi, sicuramente lo farò - annuncia - Lo farò perché è una cosa che mi è sempre piaciuta. A volte dimentico di averla questa passione. Poi accade che all’improvviso vedo un sax come l’altro giorno e mi metto a suonare, è più forte di me».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino