Smantellati due clan nel Salernitano, maxi blitz e 25 arresti

Il pestaggio di un imprenditore concorrente tra gli episodi individuati nel corso dell'inchiesta

Carabinieri
Venticinque persone risultano coinvolte nel maxi-blitz effettuato all'alba di oggi da polizia, carabinieri e guardia di finanza nel Salernitano. Di queste 19 sono state...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Venticinque persone risultano coinvolte nel maxi-blitz effettuato all'alba di oggi da polizia, carabinieri e guardia di finanza nel Salernitano. Di queste 19 sono state arrestate (18 in carcere ed una sottoposto ai domiciliari in località protetta in quanto collaboratore di giustizia), mentre altre sei risultano latitanti. Gli arrestati sono indagati a vario titolo per associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con minaccia o violenza e autoriciclaggio nonché per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tutti aggravati dal metodo e/o dalle finalità mafiose. 

I dettagli dell'inchiesta, coordinata dalla Dda di Salerno, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenuta nella Cittadella giudiziaria di Salerno. L'operazione ha colpito due associazioni per delinquere di stampo camorristico, i Fezza-De Vivo di Pagani e i Giugliano di Poggiomarino, che, come è emerso dalle indagini, erano federate tra loro. La federazione tra i clan, è stato spiegato, sarebbe stata costruita attorno alla figura di Rosario Giugliano, detto «'o minorenne», che ha sfruttato i suoi storici rapporti di alleanza con i vertici delle famiglie di maggior spicco della criminalità paganese.

Secondo gli investigatori avrebbero operato a Pagani, Nocera Inferiore, San Marzano sul Sarno, Scafati e in altri Comuni dell'Agro Nocerino Sarnese, oltre che della provincia di Napoli. Ingente e vario il giro d'affari delle associazioni che, a maggio 2020 dopo il primo lockdown, erano riuscite a imporsi anche nel settore delle sanificazioni con metodi intimidatori e violenti quale il pestaggio di un imprenditore concorrente. Dalle indagini, inoltre, è emerso il coinvolgimento delle due organizzazioni nel tentato omicidio di Domenico Chiavazzo, avvenuto il 25 maggio 2020: con il provvedimento odierno Rosario Giugliano è stato indagato sia poiché ritenuto il mandante del tentato omicidio sia per gli ulteriori reati di detenzione e porto delle armi utilizzate in quell'occasione. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino