Scafati, muore a 45 anni dopo l'intervento per dimagrire

Scafati, muore a 45 anni dopo l'intervento per dimagrire
Per anni aveva inseguito il sogno di dimagrire, di rimettersi in forma, di perdere quei chili di troppo che per lei erano diventati fonte di disagio. Annamaria Criscuolo, 45enne...

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Per anni aveva inseguito il sogno di dimagrire, di rimettersi in forma, di perdere quei chili di troppo che per lei erano diventati fonte di disagio. Annamaria Criscuolo, 45enne di Scafati, era certa che quell’intervento chirurgico per la riduzione dello stomaco, cosiddetto «sleeve gastrectomy», a cui aveva deciso di sottoporsi ad ottobre dello scorso anno, all’ospedale «Fatebenefratelli» di Benevento, avrebbe rappresentato l’inizio di una nuova fase della sua vita, senza sapere che proprio da quel punto sarebbe iniziato per lei un vero e proprio incubo. Ieri mattina Annamaria, sposata e madre di due figli, è morta al policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverata da un paio di settimane. Sembra che i medici le stessero curando un’infezione batterica che, alla fine, l’ha portata via. Sarebbe stata una setticemia a stroncare la vita della giovane mamma di Scafati.

Il suo organismo, ormai debilitato, non avrebbe retto all’aggressività dell’infezione contro cui stava cercando di combattere. L’epilogo di un calvario, raccontano gli amici, che hanno confermato quanto fosse cambiata la vita della 45enne dal giorno in cui era stata sottoposta all’intervento per la riduzione dello stomaco. I suoi problemi di salute erano, infatti, iniziati proprio all’indomani dell’intervento. La 45enne di Scafati non era più riuscita a riprendersi dalla fase post-operatoria. Era dimagrita anche troppo, lamentava dolori allo stomaco e negli ultimi tempi, anche alle gambe. Una situazione che, con il passare del tempo, invece di migliorare, era peggiorata sempre più, inducendo i familiari della donna a consultare altri specialisti per escludere altre patologie, anche gravi. Annamaria, nei mesi scorsi, era stata visitata dai migliori esperti, anche al Policlinico di Napoli, prima di approdare al Gemelli di Roma dove le sarebbe stata diagnosticata l’infezione, risultata poi fatale. Annamaria è rimasta lucida fino a qualche ora prima della morte. Il giorno prima aveva parlato con i suoi familiari, rassicurando tutti. La notizia della sua morte ha fatto presto il giro della città, generando sgomento in quanti la conoscevano. Annamaria era una donna solare, affabile e dolce. Viveva in un appartamento in via Oberdan. Era legatissima alla sua famiglia, al marito Raffaele, ai figli Claudio e Donato, ai genitori Aniello e Annunziata, al fratello Giuseppe e alla sorella Sabrina. La salma, proveniente dal Policlinico Gemelli di Roma, giungerà oggi, alle 15, a Scafati. Il feretro raggiungerà la parrocchia di Santa Maria delle Vergini dove, alle 15.30 sarà celebrato il rito funebre. Sui social, il cordoglio di amici, parenti e conoscenti. 

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Il Mattino