Spaccio in lockdown, la casa blindata da telecamere e metal detector: assolti in 3

Assuntori di droga
Accusati di spacciare durante il lockdown, nel mese di marzo del 2020: tre persone di Pagani vengono assolte in udienza preliminare, dal gup del tribunale di Nocera...

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Accusati di spacciare durante il lockdown, nel mese di marzo del 2020: tre persone di Pagani vengono assolte in udienza preliminare, dal gup del tribunale di Nocera Inferiore. L’indagine aveva ricostruito i movimenti dei tre, tra i quali due fratelli, che secondo un'informativa dei carabinieri erano impegnati in un grosso giro di spaccio.

Il periodo di riferimento è il mese di marzo, in pieno lockdown, con le città blindate per l’emergenza Covid-19. Stando alle accuse, i tre rispondevano di cessioni di qualche grammo di hashish e marijuana, detenute all’interno di una proprietà a Pagani, video sorvegliata da telecamere e metal detector.

Una sorta di "distribuzione all’ingrosso" di stupefacenti, indicato come punto di riferimento per assuntori dell’Agro nocerino. I carabinieri della tenenza trovarono alcune dosi all’interno di alcuni barattoli di metallo sigillati ermeticamente, sottoterra e tra gli alberi del giardino.

L'indagine partì dopo che gli inquirenti identificarono un pusher che, secondo l'ipotesi, faceva rifornimento proprio in quella casa. Quest'ultimo, che si riforniva dai due fratelli, risultava disoccupato ma dedito stabilmente all’attività di spaccio, attraverso viaggi continui per la consegna di droga. Gli avvocati difensori hanno evidenziato, tuttavia, la carenza di riscontri rispetto all'ipotesi accusatoria, in ragione di assenza di sequestri e intercettazioni che provassero l'attività di spaccio. La difesa si era inoltre soffermata sul ruolo dei soggetti sentiti a sommarie informazioni e degli anonimi informatori, che non hanno fornito elementi solidi e precisi, oltre che concordanti, a riscontro delle accuse mosse ai tre imputati. Le motivazioni del giudice saranno depositate entro i tempi previsti dalla legge. 

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Il Mattino