Sparò all'amico culturista domiciliari contestati

Sparò all'amico culturista domiciliari contestati
PAGANI. Sparò all’amico culturista: la Procura di Nocera Inferiore presenta appello contro la decisione del gip, sul caso di Vincenzo Cascetta, il 38enne accusato di...

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PAGANI. Sparò all’amico culturista: la Procura di Nocera Inferiore presenta appello contro la decisione del gip, sul caso di Vincenzo Cascetta, il 38enne accusato di lesioni gravissime per aver sparato lo scorso 28 maggio al 45enne Pietro Campitelli. Il sostituto procuratore Ernesto Caggiano ha chiesto la massima misura cautelare, il carcere. Per quella che è risultata essere la dinamica dei fatti, il 38enne culturista deve tornare dietro le sbarre e non può beneficiare di una misura meno afflittiva, come quella dei domiciliari.


I due si erano incontrati quel giorno fuori ad un bar a Pagani, in via Marconi. Cascetta aveva appuntamento con un’altra persona, un trainer, il cui rapporto si era deteriorato nel tempo. L’incontro serviva per un chiarimento, ma il 38enne ci andò armato, con una pistola nascosta nella cintura dei pantaloni. I due si erano parlati per circa 10 minuti, poi erano entrati nel bar. Pochi secondi e il 38enne uscì all’esterno perché aggredito - secondo quanto riferì al giudice nell’interrogatorio - da Campitelli. Da una parola di troppo si passò ad un’aggressione fisica, dalla quale Cascetta provò a difendersi impugnando la pistola e sparando due colpi all’indirizzo del 45enne. I proiettili lo raggiunsero al basso ventre, con il trasferimento d’urgenza in ospedale per un’operazione chirurgica. Il 38enne invece fuggì a bordo dell’auto con la quale era giunto al bar. Dopo qualche ora, si andò a costituire ai carabinieri di Nocera Inferiore.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino