Spiagge carnaio a Salerno, la rivolta dei bagnanti: «Così ritorna il virus»

Spiagge carnaio a Salerno, la rivolta dei bagnanti: «Così ritorna il virus»
«Oggi è stata dura. C’era veramente troppa gente. Per raggiungere il bagnasciuga e fare un tuffo c’era da fare lo slalom ogni volta. Così è...

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«Oggi è stata dura. C’era veramente troppa gente. Per raggiungere il bagnasciuga e fare un tuffo c’era da fare lo slalom ogni volta. Così è veramente troppo. Non sono paranoico, ma se continua così, il rischio che si creino nuovi focolai c’è». Angelo Boccia, 28 anni, è uno dei frequentatori della spiaggia libera limitrofa il lido dell’hotel Baia e, ammette, «da quando vengo qui, non ricordo di aver visto mai questo fazzoletto di sabbia così affollato. In particolare da giovanissimi. Capisco che dopo due mesi e passa chiusi in casa non vedano l’ora di recuperare il tempo perduto, ma le distanze di sicurezza sono un vero miraggio». Nella prima giornata di caldo torrido e afa, i salernitani e non solo hanno assaltato gli arenili, sistemandosi alla buona. Perché se negli stabilimenti privati i protocolli devono essere giocoforza rispettati, pena pesanti sanzioni pecuniarie e la chiusura temporanea dei lidi, nei perimetri colonizzati da qualche chiosco o lasciati al loro destino, non c’è nessuno che controlli. «Intorno alle 14 qui c’era un muro umano – dice Alessia Senatore, 44 anni – Arrivano in gruppi di dieci, quindici persone e si accalcano dove trovano posto. E anche se non lo trovano, ammassano gli zaini per poi stendersi a riva. Sono ragazzi e non vogliono sentire ragioni, ma così non va bene». 
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Il Mattino