EBOLI - Gli abusi commessi dal boss Procida sanati dalla Regione Campania. La battaglia del Comune è finita. La Caporetto per la legalità è servita. Il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«A quell’associazione avevo assegnato solo la gestione del campo sportivo» dichiarò ad agosto l’ex sindaco Melchionda. L’unico politico che ha detto due parole sulla vicenda. Il coraggio di contestare gli abusi al boss lo hanno avuto due dirigenti comunali, Lucia Rossi e Giuseppe Barrella. Ma la battaglia è finita male. In Comune non immaginavano che il boss Procida godesse della benedizione regionale. L’ufficio patrimonio, nel giugno scorso, scopre il Gesù abusivo a Cioffi e chiede all’associazione di Procida di rimuoverlo. Ad agosto torna all’attacco l’ufficio urbanistica. Altra richiesta per Procida di rimuovere gli abusi. A settembre, spuntano anche i vigili urbani. Si fermano a Cioffi, scattano foto e rilanciano l’invito al boss. Passano i mesi ma nulla cambia. A fine novembre, la clamorosa retromarcia. La Regione ha dato ragione al boss. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino