Stefano morto, il sindaco di Valva proclama il lutto cittadino

Stefano morto, il sindaco di Valva proclama il lutto cittadino
VALVA - È il giorno del dolore a Valva, il centro dell'alta valle del Sele che stamani si è svegliato con la certezza della morte di Stefano Feniello, il 28enne...

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VALVA - È il giorno del dolore a Valva, il centro dell'alta valle del Sele che stamani si è svegliato con la certezza della morte di Stefano Feniello, il 28enne travolto dalla valanga all'Hotel Rigopiano. La gente ha poca voglia di parlare. Chi lo fa ricorda quel ragazzino trasferitosi nel teramano insieme alla famiglia diversi anni fa. «Il papà di Stefano è un gran lavoratore - dice un distinto signore - qui lavorava nel settore dell'edilizia. Quando il lavoro ha cominciato a scarseggiare ha deciso di trasferirsi nella regione d'origine della moglie».


Il sindaco Vito Falcone annuncia che a Valva sarà proclamato il lutto cittadino. «Siamo in attesa degli eventi - dice - ma data la tragedia che ha colpito questo meraviglioso ragazzo di Valva proclameremo il lutto cittadino». A Valva i Feniello sono conosciuti da tutti. «Brave persone, grandi lavoratori - dice un anziano - è una tragedia per tutti noi, povero ragazzo». In piazza della Rimembranza Antonio Cuozzo ricorda: «Sono stato l'ultimo a vedere Stefano e la fidanzata Francesca qui a Valva, erano venuti nel novembre scorso. Si amavano, volevano sposarsi. L'avrebbero fatto fra qualche mese. E forse per questo motivo Stefano aveva portato qui la fidanzata, per farle conoscere i parenti e la terra dove è nato, dove vive la famiglia paterna». «Era un ragazzo fantastico, Stefano. Buono come il pane», aggiunge l'uomo, con la voce rotta dalla commozione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino