Giro d'Italia 2023, a Ravello striscioni di protesta: «Nicola vittima della negligenza»

Dopo la morte del giovane autista precipitato con il suo autobus scatta la rabbia

La protesta a Ravello
Monta la protesta in Costiera Amalfitana dove sono comparsi decine di striscioni contro la situazione in cui versano le strade. Questa mattina alcuni gruppi di persone si...

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Monta la protesta in Costiera Amalfitana dove sono comparsi decine di striscioni contro la situazione in cui versano le strade. Questa mattina alcuni gruppi di persone si sono mobilitati per richiamare l’attenzione delle istituzioni su una maggiore manutenzione delle strade a distanza di tre giorni dalla tragica morte di Nicola Fusco volato col suo bus nella scarpata al di sotto di uno dei curvoni poco prima di Ravello.

E quale migliore occasione se non il contestato passaggio del Giro d'Italia che tra qualche ore affronterà i tornanti della Costiera e la sinuosità della statale Amalfitana dalla salita del Chiunzi fino ai colli di Fontanne. Insomma sulle strade lungo le quali oggi transiterà la carovana rosa del Giro d’Italia, compresa la Ravello Castiglione teatro nel curvone di Cigliano del terribile incidente in cui ha perso la vita il 28enne autista di Agerola, non sventoleranno bandierine ma striscioni di protesta.

Così come annunciato da tanti già ieri attraverso i social, gli striscioni sono stati apposti sia sulla provinciale che unisce la Città della Musica al resto della Costiera. Altri invece a Praiano ad opera dell'Associazione Vittime della Strada («La Costiera Amalfitana merita rispetto», «E' un nostro diritto avere una Costiera sicura»).

«Svegliamoci», «Per il giro tutti sugli attenti per la nostra sicurezza soldi assenti», «La strada della vergogna», «Voi professionisti noi menefreghisti» sono alcuni degli striscioni spuntati questa mattina ai bordi della strada. Sul luogo dove si è verificata la tragedia (la curva è stata notevolmente ristretta e stamane un ciclista amatoriale è rovinosamente scivolato mentre percorreva la discesa) sono stati apposti due striscioni significativi. 

Il primo recita così: «Nicola Perdonaci». L'altro invece «Asfalto usurato e barriere in decadenza Nicola vittima della vostra negligenza. Una protesta silenziosa dettata dal fatto che la gente è ormai stanca di continuare a percorrere strade che in alcuni tratti non rispettano gli standard di sicurezza. Con muretti vetusti, molti dei quali alti poco più di sessanta centimetri, e asfalto rattoppato. Anche sulla statale, come denunciano dall'associazione vittime della strada.

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Il Mattino