Lascerà il segno anche a Salerno Jorit Agoch. Anzi, lo ha già lasciato. L'artista partenopeo, dopo i volti di San Gennaro, Maradona e Ilaria Cucchi a Napoli,...
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Ieri impegnato, facendo su e giù dall'impalcatura, a tratteggiare quel volto di donna che a breve diventerà il segno distintivo dell'area di sosta che costeggia la cittadella giudiziaria. «Salerno Mobilità è il primo fronte di accoglienza delle persone che arrivano in città spiega l'amministratore unico della società in house del comune di Salerno, Massimiliano Giordano Avendo un ritorno economico dalla Salerno turistica, abbiamo deciso di creare un altro elemento per attrarre visitatori e turisti. Avendo perciò a diposizione un'area urbana che poteva essere goduta in modo diverso dal semplice servizio, abbiamo pensato di creare un altro punto d'interesse rivolgendoci alla street art
Sui muri del parking, infatti, già campeggiano i segni più importanti dell'identità salernitana, a iniziare dal Regimen sanitatis salernitanum, realizzato da Green Pino. L'artista salernitano ha raffigurato immagini e scritti tratti dai testi della Scuola medica. Mentre l'artista sardo Andrea Casciu sta lavorando da diversi giorni, a «La pesca miracolosa»: il ritrovamento della testa di Apollo, oggi conservata nel museo archeologico provinciale, descritta da Giuseppe Ungaretti. A un altro gruppo salernitano, All Anm, toccherà concludere i lavori con murales dal tema naturalistico, sempre ispirati alla città. Lavori che potrebbero essere completati per i primi giorni di marzo. Ma già il 23 febbraio alle 19, presso la fondazione Menna, si farà il punto della situazione in un seminario, nell'ambito del progetto MetroCubo, dal tema «Racconti sulla nuova vita degli spazi urbani», con interventi tra gli altri, di Achille Bonito Oliva, Enzo Ragone, Silvia Mazzucotelli, Ivan Tresoldi e lo stesso Jorit.
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Il Mattino