Il contenzioso amministrativo della sezione salernitana del Tar, nel 2014, non è diminuito. Anzi è aumentato, in controtendenza al generale andamento e nonostante l’aumento...
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Al Tar di Salerno, a parere del presidente Amedeo Urbano che ieri ha inaugurato l’anno giudiziario 2015, «la produttività è altissima. Purtroppo, nonostante nell’anno appena trascorso siano stati definiti 2.674 processi, l’arretrato rimane ancora alto, pari a 13.253 ricorsi al 31 dicembre 2014». Un arretrato che, come ha detto l’avvocato Valentina Brancaccio, consigliere dell’Ordine forense di Salerno, «non si può smaltire senza risorse straordinarie perchè il diritto alla difesa non può retrocedere di fronte ai problemi economici». Di certo la giustizia amministrativa ha una scopertura di organici pari al 25% e, nei prossimi mesi, anche molti ruoli apicali rimarranno scoperti, come ha fatto presente ieri il rappresentante del consiglio di presidenza. Nella relazione pronunciata ieri mattina, il presidente della sezione salernitana del Tar ha menzionato alcune decisioni di particolare rilievo per il loro carattere innovativo e perchè affrontano questioni particolarmente interessanti: innovativa, ad esempio, è la sentenza che ha ritenuto «il principio di non contestazione valido non solo quando l’amministrazione si è costituita in giudizio, senza aver contestato specificatamente i fatti dedotti dal ricorrente, ma anche quando l’amministrazione rimane estranea al giudizio perchè non costituitasi. La mancata costituzione in giudizio della pubblica amministrazione consente al giudice non solo di trarre argomenti di prova ma anche di applicare il principio di non contestazione». Degno di nota anche il principio giuridico stabilito con la sentenza in tema di affidamento di incarichi legali da parte dell’amministrazione. E, ancora rilevante, la sentenza che ha affrontato la questione della pregiudiziale amministrativa nel caso di domanda di risarcimento danni; la sentenza in materia di edilizia urbanistica relativa alla cessione di cubatura tra privati proprietari e quella sul diritto dei consiglieri comunali di accedere agli atti contabili del Comune. Ed è soddisfatto il presidente Amedeo Urbano dei risultati raggiunti: «La giurisprudenza di questo Tar gode di notevole affidabilità tanto è vero che gli appelli avverso le decisioni del nostro tribunale amministrativo sono passati da 382 a 195. Quasi la metà».
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Il Mattino