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«È come se accogliessimo San Giovanni Paolo II a Teggiano». Non ha dubbi monsignor Antonio De Luca, vescovo di Policastro, in prossimità dell'arrivo nella diocesi campana in provincia di Salerno della reliquia del sangue di Karol Wojtyla, canonizzato insieme a Giovanni XXIII il 27 aprile scorso da Papa Francesco.
Dal 16 al 23 ottobre prossimi il sangue del pontefice polacco sarà esposto alla venerazione dei fedeli nella parrocchia di San Marco a Teggiano, guidata da don Cono Di Gruccio. La sua chiesa è stata scelta per ospitare la reliquia in occasione della prima festa liturgica di San Giovanni Paolo II, fissata da Papa Francesco il 22 ottobre di ogni anno, giorno in cui nel 1978 Wojtyla celebrò la messa di inizio pontificato e pronunciò la storica frase, divenuta il motto dei suoi 27 anni di papato: «Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!».
Cuore delle celebrazioni sarà la messa presieduta il 22 ottobre alle 19 dal cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, uno dei tre porporati scelti da Papa Benedetto XVI per redigere il dossier 'Vatileaks'.
Il Mattino