Niente treccine o abiti troppo femminili. Il telefonino andava spento e in bagno non si andava per più di una volta. Sarebbero queste alcune delle «regole» che...
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«Non ci possiamo neanche ammalare o chiedere riposi, se non si rispetta questo D’Auria ci mette nelle condizioni di dimetterci». E pare fossero proprio i cellulari a spaventarlo, come raccontò un’altra dipendente: «Ordinò a tutti di lasciare il telefonino in camerino durante il servizio, facendo sottoscrivere una direttiva da lui scritta sul punto. Aveva paura che fosse registrato o che si facessero video e foto, che potevano essere usati contro di lui per provare cosa succede all’interno del punto vendita». Nelle informative allegate all’indagine, invece, sono finiti proprio alcuni video e audio registrati dai dipendenti. L’imprenditore avrebbe creato un «clima di terrore» tra i lavoratori, che oltre ad accettare contratti irregolari, dovevano anche nascondere gli infortuni sul lavoro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino