Processo termovalorizzatore, De Luca parlerà in aula

Processo termovalorizzatore, De Luca parlerà in aula
Si presenterà davanti ai giudici per fornire la sua versione dei fatti sul caso termovalorizzatore, l’inchiesta della Procura sfociata, lo scorso gennaio, in una condanna che...

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Si presenterà davanti ai giudici per fornire la sua versione dei fatti sul caso termovalorizzatore, l’inchiesta della Procura sfociata, lo scorso gennaio, in una condanna che ha messo in bilico la sua nomina a governatore della Campania. Vincenzo De Luca, travolto dalla bufera giudiziaria per la nomina del suo capostaff Alberto Di Lorenzo a project manager del termovalorizzatore, l’impianto di termodistruzione dei rifiuti mai realizzato e che doveva sorgere a Cupa Siglia, renderà dichiarazioni spontanee il prossimo 15 gennaio nell’ambito del processo d’appello la cui prima udienza, prevista ieri nell’aula B al secondo piano del palazzo di giustizia, è slittata su richiesta del collegio difensivo. L’avvocato Andrea Castaldo, subentrato al fianco del penalista Paolo Carbone e al posto di Antonio Brancaccio, ha chiesto un termine a difesa per poter prendere visione del procedimento. La Corte, presieduta da Michelangelo Russo, ha quindi stilato il calendario d’udienze: si torna in aula il prossimo 8 gennaio, ma il processo entrerà nel vivo solo a metà mese quando l’ex sindaco e Di Lorenzo prenderanno parola prima dell’affondo del procuratore generale. Le arringhe difensive si apriranno il 26 gennaio; infine il 5 febbraio dovrebbe arrivare il verdetto che potrà ribaltare o confermare la sentenza emessa lo scorso 20 gennaio quando i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Salerno condannarono, con pena sospesa, De Luca e i due dirigenti del Comune, Di Lorenzo e Domenico Barletta, a un anno di reclusione per abuso d’ufficio assolvendoli, invece, dall’accusa di peculato (contro questa assoluzione si muove il ricorso della Procura).

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Il Mattino