Tradita dalle impronte sull'armadio, condannata ladra romena

Tradita dalle impronte sull'armadio, condannata ladra romena
NOCERA INFERIORE - Tradita dalle impronte di un dito su di un armadio, condannata ladra romena per furto in un appartamento. I fatti risalgono al 2008, con le indagini condotte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NOCERA INFERIORE - Tradita dalle impronte di un dito su di un armadio, condannata ladra romena per furto in un appartamento. I fatti risalgono al 2008, con le indagini condotte dalla polizia del commissariato di stato di Nocera Inferiore. Sullo sfondo del processo, appena concluso, c'era un maxi furto in un appartamento, commesso da più persone. L'unica ad essere individuata dagli inquirenti fu N.P. , che insieme a dei complici, riuscì ad introdursi in un appartamento del centro riuscendo a portare via refurtiva per circa 4000 euro di valore. Nello specifico, due televisori, un soprammobile d'argento, un copri divano, due orologi in acciaio, una collanina d'oro, un portachiavi Swarovski, una fede nuziale, una coperta di lino e una macchina fotografica. I ladri erano riusciti ad entrare forzando la porta d'ingresso e facendo razzia di tutto quello trovato in casa, rimasta vuota per l'assenza dei proprietari. Le indagini condotte dalla scientifica di Napoli, all'esito dei rilievi, portò alla scoperta di alcune impronte impresse su un'anta dell'armadio della camera da letto. Quella dell'indice, del medio e dell'anulare della mano destra dell'imputata. L'identità della donna era contenuta in un database, per via di una serie di precedenti. Al termine del dibattimento, dopo anni da quei fatti, il giudice del tribunale monocratico di Nocera ha condannato la straniera a 2 anni e 6 mesi di reclusione. 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino