Traffico di clandestini, l’ex Imam di Sarno alla sbarra

Traffico di clandestini, l’ex Imam di Sarno alla sbarra
Avrebbe favorito, promosso e gestito l’entrata in Italia di diversi clandestini. Per queste accuse, affronterà un nuovo processo Larbi Dernati, 35enne marocchino, ex...

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Avrebbe favorito, promosso e gestito l’entrata in Italia di diversi clandestini. Per queste accuse, affronterà un nuovo processo Larbi Dernati, 35enne marocchino, ex Imam della comunità musulmana di Sarno e noto alle cronache perchè nel 2015 aveva promosso una manifestazione pacifica dopo gli attentati terroristici di Parigi. L’uomo, difeso dall’avvocato Vincenzo Sirica per questo procedimento, risponde dell’accusa in concorso con altre persone, mai identificate. I fatti che lo riguardano risalgono ad un periodo compreso tra il dicembre 2015 e il marzo 2016. Nel comune di Sarno. In sede di dibattimento, dovrà difendersi dall’accusa di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, avendo - recitano i capi d’accusa - organizzato, diretto, promosso e finanziato il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato italiano.

Non solo, avrebbe preso contatti con essi, organizzando e materialmente seguito il trasporto dei cittadini stranieri. In un numero maggiore di cinque o più persone, con le aggravanti di aver utilizzato documenti contraffatti o illegalmente detenuti. L’indagine era stata condotta dalle forze di polizia, nel momento in cui l’uomo fu arrestato per il possesso in casa di un fucile da caccia semiautomatico con matricola abrasa. Circostanza che gli è già valsa una condanna diventata definitiva. L’ex imam di Sarno fu arrestato con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco ed inizialmente per lesioni, accusa poi caduta, a seguito di una lite familiare. In quella circostanza, la polizia giunse in casa dell’uomo, effettuando i primi controlli, dopo una segnalazione fatta dalla moglie. In un altro procedimento ancora, invece, risponde di violazione dei domiciliari e di minacce alla ex compagna, una connazionale, che lo aveva denunciato. Secondo le accuse - anche queste al vaglio del dibattimento - il 35enne marocchino avrebbe tentato di far ritirare l’esposto contro di lui con fare e atteggiamento intimidatorio. L’imputato al momento risulta irreperibile. Nel 2019, poi, fu dichiarato espulso dal territorio italiano. Il 19 novembre 2015, Larbi Dernati aveva promosso una preghiera in piazza per tutte le vittime del terrorismo. Una manifestazione di solidarietà, che raccolse i tanti musulmani dell’Agro nocerino e delle altre province, presso piazza Cinque Maggio a Sarno, dove era stato allestito un angolo commemorativo. L’evento fu organizzato per opporsi al terrorismo islamico e a chi associava, specie dopo quell’attentato, la comunità musulmana ai terroristi dell’Isis. L’imam aveva invitato anche tanti cattolici, insieme ai musulmani. Ora il nuovo processo, maturato a seguito di altre indagini e che lo vedrebbe coinvolto - con fatti risalenti al 2015 e al 2016 - con tanto di ruolo all’interno di un’organizzazione, che avrebbe favorito la permanenza in Italia di persone extracomunitarie. 

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Il Mattino