PAGANI. La Corte di Cassazione ridetermina le pene per alcuni degli imputati nell'inchiesta "Taurania Revenge", ricalcolando gli anni di detenzione comminati in sede...
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La sentenza ha chiuso senza un ulteriore rinvio il processo "Taurania Revenge" per tutti quegli imputati che avevano scelto il rito alternativo dopo l’esecuzione del blitz contro “Il sistema” della Lamia, organizzato per il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e gestito - secondo la Procura Antimafia - dal gruppo Fezza-Petrosino D’Auria. Le altre posizioni sono in attesa di sentenza, invece, davanti ai giudici del Tribunale di Nocera. Secondo le indagini il clan si sarebbe mosso come una holding criminale ripartendo lo spaccio al minuto, lasciato ai pusher. E rifornendosi di droga, in più occasioni, nelle zone del napoletan. Il sistema trattava droghe tipo cocaina, hashish e marijuana sotto il comando di Antonio D’Auria Petrosino e Francesco Fezza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino