Pagani. La procura lo considerava "il cervellone" del gruppo. Ora la sua posizione è stata stralciata, con l’inizio del processo fissato per il prossimo 2...
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L’operazione dei carabinieri inquadrò il ruolo di almeno 29 persone, con accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al furto. Il ruolo principale lo rivestirono due paganesi, di cui uno ex dipendente dell’Enel e "mente" del gruppo. I soggetti coinvolti avrebbero realizzato marchingegni per esercizi commerciali e proprietari di abitazioni private, per rubare energia elettrica dietro cospicui pagamenti. Al centro dell’indagine, la manomissione dei contatori, con magneti in grado di alterarne il funzionamento per riuscire a registrare meno consumi rispetto a quanto effettivamente impiegato. Prima si acquisivano i dati con le persone che avevano un normale contratto con l’Enel, poi si offriva il magnete che serviva a ingannare il contatore. E qui sarebbe entrato in gioco l’ingegnere pugliese, con le sue conoscenze. L’inchiesta coinvolse l’Agro nocerino e comuni della provincia napoletana. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino