Gli facevano credere di poter acquistare auto di lusso a prezzi convenienti, dopo avergli organizzato il viaggio in Italia, per poi, a transazione effettuata, sparire nel nulla....
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Le indagini, avviate nel 2016 dopo la denuncia sporta da uno dei clienti truffati, principalmente tedeschi e francesi, hanno portato alla scoperta di un sodalizio criminale, ben articolato a seconda dei ruoli. Dodici le truffe consumate, con un guadagno di circa un milione di euro. Altre due, invece, sono state sventate: avrebbero fruttato circa 300mila euro. Al vertice dell’organizzazione la procura colloca Luigi Celentano, definito in un’informativa esperto «truffatore». In un’intercettazione telefonica, lui stesso si dichiarerà «l’inventore della bugia in Italia». Quando però gli affari non venivano conclusi (le auto non erano mai state nella disponibilità del gruppo) scattarono le prime denunce. Anche attraverso la rete. I carabinieri hanno infatti scoperto un gruppo creato sul social Facebook, dove le vittime condividevano informazioni tra di loro, invitando a non dare credito alle «millanterie» del 66enne Luigi Celentano, di San Valentino Torio. Il figlio, tra l’altro, a giugno ha partecipato al reality di Canale 5 di Maria De Filippi, «Temptation Island». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino