Turbativa elettorale e cori contro De Luca: tutti assolti i 14 ultrà della Nocerina

Turbativa elettorale e cori contro De Luca: tutti assolti i 14 ultrà della Nocerina
Rispondevano del reato di turbativa elettorale in concorso, avendo protestato e inveito all’esterno del teatro Diana di Nocera Inferiore e poi all’interno, dove...

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Rispondevano del reato di turbativa elettorale in concorso, avendo protestato e inveito all’esterno del teatro Diana di Nocera Inferiore e poi all’interno, dove l’attuale governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, era giunto per svolgere un comizio per la candidatura alle regionali del 2015. Era il 18 maggio. Ieri mattina, sono stati tutti assolti dal tribunale. Questo il destino di 14 imputati, tra i quali anche qualche supporter della Nocerina, insieme a cittadini completamente slegati dal mondo del tifo, raggiunti da una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Stando all’impianto accusatorio della Procura, che nella sua requisitoria aveva chiesto la condanna di tutti a 8 mesi, il gruppo partì con una manifestazione di dissenso fuori al teatro Diana, per poi entrare al suo interno e cominciare a urlare e a fischiare, in maniera assordante, «turbando la pubblica riunione di propaganda elettorale» e rendendo difficoltoso l’intervento dei vari presenti. Tra questi, oltre a Vincenzo De Luca, c’era anche l’ex presidente della Provincia, Giuseppe Canfora. «De Luca via da Nocera», «De Luca non ti vogliamo», alcuni degli slogan urlati. De Luca, allora candidato alla Regione, fu accolto con uno striscione all’esterno del teatro, che recitava: «Luci d’arrivista, i voti dei cafoni ora sono buoni». Non solo, l’accusa riferiva pure che De Luca invitò una delegazione dei contestatori a salire sul palco e manifestare le ragioni del loro malcontento, per poi interrompere l’intervento e lasciare anzitempo la sala. Il dibattimento, tuttavia, ha dimostrato uno scenario del tutto differente. Nell’attesa di leggere le motivazioni, la difesa ha sostenuto una tesi opposta. E cioè, che non vi fu un vero e proprio impedimento al comizio, né furono generati disordini tali da sospendere la manifestazione. Sia De Luca che Canfora conclusero il loro intervento.

 

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Il Mattino