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Non solo amarezza ma anche scoramento. È quanto emerge dalle prime dichiarazioni dopo la promozione, da parte della Giunta regionale della Campania, dell’ospedale di Pozzuoli a Dea di secondo livello mentre l’Umberto I di Nocera Inferiore resta a guardare da anni. Il clima che ieri si respirava in ospedale non era dei migliori. I medici non l’hanno presa bene. Da sempre hanno manifestato le difficoltà operative di una struttura che, invece di essere rilanciata per specialistiche, professionalità e capacità operative già possedute, «viene mortificata». «Ma ora – ha detto un primario – è necessario creare una mobilitazione di opinione. Non possiamo restare a guardare».
Sembra che anche a via Nizza a Salerno, sede dell’azienda sanitaria, la notizia abbia creato qualche malumore.
Il sindaco Manlio Torquato non nasconde il proprio disappunto. «Riscontro – ha detto – un senso di solitudine politica. Da mesi noi sindaci aspettiamo un incontro ma tutto tace, non solo mancanza di stile ma anche poca sapienza politica. Cosa verranno a raccontarci durante la prossima campagna elettorale?». «Purtroppo – ha detto il consigliere Tonia Lanzetta - questo è il risultato di una politica sanitaria miope e castrata dalle scelte politiche di bottega, che relega i rappresentanti locali solo a fare il verso delle cornacchie. Bisognerebbe alzare la voce e rivendicare il ruolo centrale della nostra struttura ospedaliera e di quelle limitrofe. Ma del resto sono sicura che presto arriveranno promesse e rassicurazioni nell’imminenza della campagna elettorale».
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