Ospedale Umberto I «bocciato», i medici: siamo stati mortificati

Ospedale Umberto I «bocciato», i medici: siamo stati mortificati
Non solo amarezza ma anche scoramento. È quanto emerge dalle prime dichiarazioni dopo la promozione, da parte della Giunta regionale della Campania, dell’ospedale di...

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Non solo amarezza ma anche scoramento. È quanto emerge dalle prime dichiarazioni dopo la promozione, da parte della Giunta regionale della Campania, dell’ospedale di Pozzuoli a Dea di secondo livello mentre l’Umberto I di Nocera Inferiore resta a guardare da anni. Il clima che ieri si respirava in ospedale non era dei migliori. I medici non l’hanno presa bene. Da sempre hanno manifestato le difficoltà operative di una struttura che, invece di essere rilanciata per specialistiche, professionalità e capacità operative già possedute, «viene mortificata». «Ma ora – ha detto un primario – è necessario creare una mobilitazione di opinione. Non possiamo restare a guardare». 

Sembra che anche a via Nizza a Salerno, sede dell’azienda sanitaria, la notizia abbia creato qualche malumore. Dal punto di vista formale l’Umberto I, a cui fanno riferimento anche gli ospedali di Pagani e Scafati, non può essere un Dipartimento di emergenza e urgenza di maggiore complessità in quanto serve un bacino di utenza di 400 mila abitanti che è al di sotto della soglia dei 600 mila che farebbe scattare la promozione. «La soluzione – suggerisce un medico – è di ampliare il territorio di competenza, e quindi il numero di utenti, inserendo anche un pezzo dell’Asl Napoli 3, cosa che nella pratica già avviene perché nel nostro ospedale affluiscono pazienti del vesuviano». Va meglio con i posti letto, Nocera con Pagani e Scafati ne hanno 500 rispetto agli attuali 400 del Santa Maria delle Grazie. Ma sembrano esserci anche altre incongruenze. L’Umberto I, infatti, è tra i quattro ospedali della Campania (gli altri sono il Cardarelli e il Policlinico di Napoli, il Ruggi di Salerno) che danno vita alla rete degli “hub” per la “stroke unit”, tanto che anche quest’anno, grazie al lavoro dei reparti di Neurologia e Neuro Radiologia, è stato riconosciuto dall’organizzazione internazionale Eso Angels come “centro platino” per il trattamento dell’ictus. Ma anche altre specialistiche fanno la differenza come la Terapia intensiva neonatale e la Neurochirurgia. 

Il sindaco Manlio Torquato non nasconde il proprio disappunto. «Riscontro – ha detto – un senso di solitudine politica. Da mesi noi sindaci aspettiamo un incontro ma tutto tace, non solo mancanza di stile ma anche poca sapienza politica. Cosa verranno a raccontarci durante la prossima campagna elettorale?». «Purtroppo – ha detto il consigliere Tonia Lanzetta - questo è il risultato di una politica sanitaria miope e castrata dalle scelte politiche di bottega, che relega i rappresentanti locali solo a fare il verso delle cornacchie. Bisognerebbe alzare la voce e rivendicare il ruolo centrale della nostra struttura ospedaliera e di quelle limitrofe. Ma del resto sono sicura che presto arriveranno promesse e rassicurazioni nell’imminenza della campagna elettorale».

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Il Mattino