Aria incolta, cappello d’ordinanza e quell’atteggiamento di chi è a proprio agio sul palco come da qualsiasi altra parte. Il “bravo presentatore” Antonino Frassica, detto Nino, è partito mezzo secolo fa da Messina per poi attraversare la tv italiana, dal boom con Renzo Arbore a “Don Matteo” e al programma di Fabio Fazio. In mezzo tanto studio, mille idee e la scoperta di essere anche un cantante-showgirl, per dirla a parole sue. La sua cifra è sempre quella della comicità surreale, a cui la risata cede quasi per sfinimento, quando cade nel baratro del no-sense. Un'operazione che è diventata anche un viaggio musicale nel suo villaggio vacanze itinerante, alias il concerto-cabaret coi Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti.

Così ha conquistato ieri sera il pubblico del Festival delle Colline Mediterranee (kermesse diretta dal giornalista Eduardo Scotti), nell’anfiteatro della Tenuta dei Normanni di Salerno. Così s'appresta a intrattenere il pubblico di Piazza del Plebiscito, questa sera, per il Festival Restate a Napoli.

C'è l'attore, il comico, l'intrattenitore con i suoi giochi di parole, storpiamenti e qui pro quo che lasciano gli spettatori sempre interdetti e divertiti, in uno spettacolo dove la musica scorre a fiumi, con canzoni degli anni 60/70/80/90/ e così via, insomma conosciute da tutti e quindi anche cantabili... fino a un certo punto. Perché tagliate e ricucite secondo il visionario metodo Frassica, che compone un medley stralunato ma divertente. Manco a dirlo, lo show è interattivo, il pubblico partecipa, canta e ride: ecco quindi “Grazie dei fiori bis”, “Viva la mamma col pomodoro”, “Voglio andare a vivere con i cugini di campagna”, e così via, in uno scoppiettante karaoke che va avanti per due ore senza pause, intervallato dagli interventi del capocomico-mattatore che per una sera fa rivivere “Quelli della notte” e “Indietro tutta”. In poche parole, quel gran genio di Frassica.