Giornata contro la violenza sulle donne, spot con Rosolino: «Cambiare è possibile»

Quando si comincia, potrebbe essere già troppo tardi. Alzare la voce, uno schiaffo, poi arrivano pugni e calci, fino a dover fare i conti con qualcosa che va oltre, che non...

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Quando si comincia, potrebbe essere già troppo tardi. Alzare la voce, uno schiaffo, poi arrivano pugni e calci, fino a dover fare i conti con qualcosa che va oltre, che non ha limiti e può sfociare nell’omicidio. Una società patriarcale si riflette nello specchio e vede solo se stessa, gli impulsi e gli istinti sono armi, la realtà è deformata, la donna diventa una voce nell’angolo. Per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne anche a Salerno è stato organizzato un incontro sul tema sempre attuale, sempre tragico. Oggi pomeriggio, ore 17, sulla piattaforma zoom andrà in Rete l’incontro «Uomini Maltrattanti: cambiare si può!», che vede protagoniste l’associazione A Voce Alta di Salerno, il Cif e l’Asl di Salerno. Sarà presentato uno spot contro la violenza maschile, al quale partecipa il campione di nuoto Massimiliano Rosolino e vede come protagonista l’attore salernitano Roberto Lombardi. Tutti accomunati dal brand «Time Out», a significare uno stop contro i comportamenti violenti.

«C’è ancora bisogno di parlare di questo argomento – spiega il direttore Dsm Asl Salerno Giulio Corrivetti, tra i protagonisti dell’evento – perché attiene ad alcuni aspetti comportamentali che caratterizzano sempre più facilmente la perdita del controllo degli impulsi da parte di persone che hanno questo problema. La violenza è connessa ad alcuni aspetti soggettivi e a caratteristiche acquisite, apprese, epigenetiche, il vivere in una famiglia dove si utilizza come mezzo di comunicazione un’alta aggressività corrente. Molto spesso c’è un contesto favorente, la ripetitività, il facile ricorso a un gesto aggressivo in luogo del dialogo». Non si tratta, dunque, tanto di mettere un argine soltanto tra la vittima e il carnefice, che molto spesso tradisce l’insufficienza di misure giuridiche relative al distanziamento. «Una delle cose importanti è curare e trattare – conferma Corrivetti – Questi casi ci vengono segnalati dai servizi sociali, dal mondo della giustizia, e spesso dalle singole famiglie. Tante volte le persone vittime riescono a convincere il loro congiunto aggressivo ad affrontare questa caratteristica violenta con strumenti di cura. Lo spot è uno modo diverso, ci interessa diffondere la consapevolezza che il problema si possa affrontare anche con strumenti di cura. Tante coppie non si vogliono separare e tante escono fuori dal tunnel di violenza. Un disagio sociale che riguarda sempre più spesso anche le fasce adolescenziali e giovani adulti. Siamo sicuri che un testimonial come Rosolino e uno spot servano soprattutto ad allargare il perimetro delle conoscenze. Il video è uno strumento di comunicazione potente che raggiunge in tempi brevi le case, gli spazi, le menti e il cuore delle persone». Protagonista del corto è l’attore e regista Roberto Lombardi, che ha prestato il volto al personaggio violento. 

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Il Mattino