Giustizia per la morte di Valentina Col. In più di 400 hanno corso domenica mattina la seconda edizione di Corro per Vale", emozionante maratonina per le strade di...
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Valentina Col, pallavolista della Giro Volley, venne stroncata da un'embolia polmonare al quinto giorno di ricovero all'ospedale di Orbetello, il 25 agosto del 2013. Pochi giorni prima in vacanza con il fidanzato e degli amici nel Cilento aveva subito un brutto colpo cadendo durante una partita di beach volley. Venne visitata da un medico di Vallo della Lucania, poi raggiunse i genitori che erano in villeggiatura a Pescia Romana, nel Viterbese. Si sentì male, venne ricoverata nell'ospedale di Orbetello, dopo soli cinque giorni, «dopo che i medici ci avevano detto che non era nulal di grave», ricorda papà Massimiliano, Vale morì. Sott'accusa la negligenza dei sanitari, il mancato rispetto dei protocolli sulla somministrazione di eparina. «Vogliamo sapere perché Valentina che era una ragazzina perfettamente sana ci è stata portata via così», aggiungono Francesca e Massimiliano. Sull'inchiesta pende una seconda richiesta di archiviazione, undici gli indagati tra medici e sanitari.
Ieri sul palco a chiedere giustizia per Vale c'era anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, da sempre vicino ai Col. Bambini, anziani, le compagne della pallavolo e di scuola, gli alunni di papà Massimiliano che è un insegnante di educazione fisica: i quattrocento hanno indossato le magliettine bianche di Vale. Che un piccolo miracolo già l'ha fatto: con i soldi raccolti dall'associazione che porta il suo nome, sono stati ristrutturati i locali dell'ex Gil, la palestra da dove ieri è partita la corsa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino