Omicidio Vassallo, la pista napoletana. Sotto interrogatorio Humberto Bruno Damiani

Omicidio Vassallo, la pista napoletana. Sotto interrogatorio Humberto Bruno Damiani
L’attenzione dell’Antimafia torna su due napoletani che, nei giorni precedenti l’omicidio di Angelo Vassallo, avrebbero avuto rapporti con Bruno Humberto Damiani (detenuto...

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L’attenzione dell’Antimafia torna su due napoletani che, nei giorni precedenti l’omicidio di Angelo Vassallo, avrebbero avuto rapporti con Bruno Humberto Damiani (detenuto a Secondigliano per fatti di droga relativi ad altro procedimento) e con la famiglia Vassallo (omonima del sindaco ucciso) proprietaria di un rinomato hotel di Acciaroli che, una decina di giorni dopo l’assassinio del primo cittadino, fu oggetto di uno strano attentato incendiario. È proprio sulla ricostruzione di quanto accaduto il 3 e il 4 settembre del 2010 che si sarebbe concentrato il nuovo interrogatorio del «brasiliano» ieri mattina in procura. Cinque ore durante le quali Damiani ha risposto a tutte le domande del procuratore aggiunto Rosa Volpe (appositamente tornata a Salerno nonostante il trasferimento a Napoli), del sostituto procuratore Marco Colamonici e del maggiore Mambor, comandante del Reparto operativo speciale dei carabinieri. A sorpresa, durante l’interrogatorio, è arrivato anche il procuratore aggiunto Erminio Rinaldi che ha voluto porre anche lui alcune domande al «brasiliano». Bruno Humberto Damiani, ricordiamo, è al momento l’unico indagato per l’omicidio del sindaco pescatore e sulla convocazione dell’interrogatorio, notificata a lui e al suo avvocato Michele Sarno, continua a comparire la dicitura «in concorso con altre persone ancora da identificare».




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