Venditti e De Gregori a Paestum: la storia sono loro

Tappa anche a Eboli, Palasele, 18 novembre

Antonello Venditti e Francesco De Gregori
Antonello Venditti e Francesco De Gregori non si fermano più. A più di un anno dall'inizio della cavalcata insieme (debutto a giugno 2022 allo stadio Olimpico),...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Antonello Venditti e Francesco De Gregori non si fermano più. A più di un anno dall'inizio della cavalcata insieme (debutto a giugno 2022 allo stadio Olimpico), i due artisti sono risaliti sulla giostra dei concerti per un secondo giro d'Italia che culmina nei palasport (da novembre).

Tappa anche a Eboli, Palasele, 18 novembre, per l'unica data campana. Intanto stasera approdano fra i templi di Paestum, alla Planet Arena (direttamente dai Tim Music Awards, Verona), a degna conclusione del Maco Festival.

Una storia comune e diversa, quella del duo, capace di segnare la canzone d'autore e la musica italiana. Dopo il debutto in comune con l'album “Theorius Campus” (1972), le loro carriere si sono divise, fino a questo tour memorabile, occasione per vedere sullo stesso palco due giganti che hanno scritto la colonna sonora di intere generazioni.

Tra i brani scritti nell’arco di mezzo secolo, almeno una trentina sono in questo prodigioso concerto. Dai grandi successi “La donna cannone”, “La leva calcistica della classe '68”, “In questo mondo di ladri”, “Alta marea”, “Ci vorrebbe un amico”, “Notte prima degli esami”, “Generale”.  A chicche come “Bufalo Bill”, “Modena”, “Peppino”, “La storia”. Uno scambio di battute e partiture, in cui c'è spazio anche per i tributi (a Lucio Dalla) e passaggi in cui ciascuno dei protagonisti resta in scena per un paio di brani particolarmente intimi. La potenza del concerto è lì, in quelle canzoni che sono parte integrante della cultura musicale italiana.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino