Una Salerno malinconica, lontana dal caos delle luci, e piena di romanticismo. I Mercalli hanno scelto di immortalare la nostra città per il video di “Un posto per...
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“Un posto per nascondersi” è il secondo singolo tratto da “Una casa stregata”, album di esordio dei campani Mercalli uscito per la I Make Records. Lo sguardo del gruppo è in questo brano rivolto al mare, ricorrente nel disco e nella clip girata dal regista Lorenzo Fodarella, che racconta di sguardi sospesi, relazioni accennate e un delicato senso di solitudine: elementi che delineano il perimetro di una città ricca di tradizione.“Il nostro mare-svela la band- è un posto in cui rifugiarsi per farsi dimenticare o apparire, un luogo di contraddizioni. Molti dei brani “vengono” da quel blue immenso: da quello del Gargano arrivano idee e suggestioni, da quello di Salerno la parte più pratica del progetto e la registrazione ed il video ne sono la testimonianza. La città di San Matteo, quindi, con i suoi scorci e le sue storie, era la scelta più naturale per mettere in immagini i suoni di questa song”.
Dello stesso avviso l'attrice Vittoria Cirillo, che ha studiato all'Orientale di Napoli e alla Freie Universität di Berlino. “I Mercalli mi hanno contattato e sono stata felice di dare il mio volto per dei musicisti emergenti che meritano e che rappresentano una parte artistica importante del nostro Sud. E' stato molto divertente girare per le strade della mia città e sono accadute anche cose molto curiose durante le riprese. E' il caso, per esempio, di alcuni momenti nel centro della city, in cui diverse persone si sono sentite a disagio con la presenza delle telecamere, ma in generale abbiamo toccato dei luoghi che tutti conoscono”. Vittoria parla del suo rapporto con il mare. “Una delle scene più belle-spiega-è stata quella alla spiaggetta di Cetara, che d'inverno ha un suo fascino particolare, visto che è piena di una malinconia che ben si adatta alla canzone. Poi, penso che certe location, riprese in video musicali, non possano essere che un volano per il nostro turismo che ha bisogno anche dell'arte per esplodere, così come le band della nostra città. Loro meriterebbero tanti spazi in cui poter suonare per esprimersi liberamente”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino