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A dieci giorni dal Natale, l’amministrazione comunale chiude la centralissima via Garibaldi, a Cava de' Tirreni, per i lavori di pavimentazione. Invece di addobbi, luminarie e attrazioni natalizie per attirare clienti, nel viale alberato, che dalla stazione porta al centro storico, è apparso un cantiere. I commercianti sono andati su tutte le furie perché la decisione di chiudere la strada ed avviare i lavori proprio nei giorni precedenti al Natale rischia di compromettere le vendite. Per i negozianti c’è pericolo di perdere gli incassi delle festività natalizie che per molti rappresentano una vera e propria boccata di ossigeno in un momento storico complesso.
«La nostra amministrazione ha pensato bene di far un regalo a noi commercianti di via Garibaldi - dicono i negozianti della zona - nelle altre zone cercano di abbellire le strade con addobbi, luminarie ed altre attrazioni per attirare i clienti. Da noi, invece, dieci giorni prima di Natale hanno pensato bene di chiudere la strada per la pavimentazione. Un vero e proprio paradosso. Come si può pensare di chiudere una strada nel periodo nel quale si concentrano gli acquisti senza arrecare un danno ai noi commercianti? È una scelta scellerata e non capiamo cosa possa aver spinto gli amministratori a prendere questa decisione».
Nella mattinata di ieri i commercianti della zona si sono radunati, interpellando anche le associazioni di categoria, per far sentire la loro voce e protestare contro una decisione per loro del tutto assurda. «È un lavoro improcrastinabile - ha replicato l’assessore ai lavori pubblici Nunzio Senatore - ci sono stati dei sinistri con danni a persone. Non abbiamo potuto rimandare. Comprendiamo il disagio ma faremo il possibile per accorciare al massimo i tempi dell’intervento». La speranza è che i tempi siano effettivamente brevissimi perché ormai manca poco al Natale e soprattutto alla corsa ai regali. È evidente, secondo i commercianti, che la chiusura della strada e la presenza di un cantiere non invogli i clienti, anzi li allontani. Nei mesi scorsi anche i negozianti del Borgo Scacciaventi e di piazza San Francesco si erano lamentati per la chiusura contemporanea di due parcheggi (quello di San Francesco e il trincerone) e l’apertura di cantieri che avrebbero allontanato visitatori e clienti.
«Dopo il Covid questo è il colpo di grazia - hanno detto - Sono opere che abbelliranno senza dubbio la nostra zona, rappresenteranno un’attrattiva ma intanto molti negozi saranno costretti a chiudere. Occorrono delle alternative: i parcheggi disponibili devono essere ben segnalati, così come importanti sono le iniziative per rilanciare il commercio».
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