Videosorveglianza sui bus pressing sulla Regione

Videosorveglianza sui bus pressing sulla Regione
Saranno due gli occhi del Grande Fratello che, nelle prossime settimane, seguiranno il servizio di trasporto pubblico locale in provincia di Salerno dopo i tanti, troppi, casi di...

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Saranno due gli occhi del Grande Fratello che, nelle prossime settimane, seguiranno il servizio di trasporto pubblico locale in provincia di Salerno dopo i tanti, troppi, casi di aggressioni subite dai conducenti sia di Busitalia Campania che della Sita Sud. A deciderlo, ieri mattina, la cabina di regia tematica convocata dal prefetto di Salerno, Francesco Russo alla presenza dei rappresentanti delle aziende di trasporto pubblico locale e dei sindacati del settore del trasporto. Saranno due i servizi di videosorveglianza a breve avviati. Il primo sarà a bordo dei mezzi di trasporto, mentre il secondo riguarderà il capolinea di via Vinciprova che, cronaca alla mano, rappresenta uno dei luoghi in cui si registra il maggior numero di casi di aggressione.

In realtà, a bordo dei mezzi pubblici utilizzati da Sita Sud e Busitalia Campania il sistema di videosorveglianza esiste già, con due telecamere a bordo dei mezzi: una al centro dei bus, direzionata in parte in avanti e, in parte, all’indietro per avere una visione totale dell’abitacolo. E una seconda telecamera vicina alla porta posteriore dei bus. Il sistema, però, pur essendo presente sui mezzi in realtà non è ancora funzionante perché manca l’organizzazione della regia di controllo. Un’operazione in capo alla Regione Campania, tant’è che ieri durante la riunione è stato chiesto l’intervento immediato degli uffici regionali per organizzare in tempi rapidi la sala di controllo generale. C’è poi il secondo step, quello della videosorveglianza su via Vinciprova, per la quale occorrerà confrontarsi necessariamente con la Questura e i carabinieri per coordinare i sistemi di sorveglianza già presenti sul territorio, e vedere se c’è la necessità di potenziare l’area con ulteriori camere che dovranno, poi, essere gestite proprio dalle forze dell’ordine. 

«Siamo contenti – commenta Gerardo Arpino, segretario generale della Filt Cgil di Salerno – che si inizi a programmare in modo più serrato un piano di sicurezza contro le aggressioni ripetute che i conducenti dei mezzi pubblici subiscono, perché la sicurezza deve essere assicurata sia agli utenti che ai conducenti». L’ultimo episodio, solo in ordine di tempo, c’era stato lo scorso 18 dicembre, con un autista aggredito proprio al capolinea di via Vinciprova, per via di una manovra azzardata. «È inammissibile – si leggeva nella nota a firma del segretario generale della Filt Cgil di Salerno, Gerardo Arpino e del responsabile del dipartimento regionale della Uil Tpl Franco D’Amato – che in un momento così delicato in cui versa il nostro Paese e ed il nostro territorio, colpito da una pandemia da Covid-19, un conducente, che mai si è fermato in questo delicato momento, al fine di garantire il diritto alla mobilità per i cittadini, venga aggredito senza nessun motivo. 

Quasi paradossalmente, in realtà, nel periodo più difficile della pandemia, il numero di episodi legati a intimidazioni, violenza fisica e aggressioni verbali ai danni dei lavoratori delle aziende di trasporto pubblico locale è aumentato in maniera esponenziale. E le “cause” sono molteplici: da una fermata non effettuata o una discesa saltata, fino ad arrivare ai frequentissimi episodi legati al controllo di titoli di viaggio. «È necessario – conclusono i sindacalisti - porre la massima attenzione sulla sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico locale. Nel contempo cresce la preoccupazione ed il malcontento tra il personale viaggiante, che non si sente sempre tutelato quando scende semplicemente a svolgere il proprio lavoro».

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Il Mattino