Vietri sul Mare, morte sulla strada killer: dubbi sulla dinamica dell’incidente

Schianto sulla statale, il furgone che viaggiava davanti a Riccardo avrebbe improvvisamente inchiodato

L'incidente mortale
Riccardo Milione non era solo. Dietro di lui a seguirlo su un’altra moto c’era il fratello che avrebbe visto tutto e potrebbe ricostruire l’esatta dinamica...

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Riccardo Milione non era solo. Dietro di lui a seguirlo su un’altra moto c’era il fratello che avrebbe visto tutto e potrebbe ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente che ha ucciso il commerciante 31enne di Nocera Superiore. Il giorno dopo l’ennesima tragedia, consumatasi lungo la statale 18 all’altezza del ponte della Molina a Vietri sul Mare, al dolore per una giovane vita spezzata, si aggiunge il desiderio di verità, da parte dei familiari di Riccardo, noti imprenditori nel settore delle auto a Roccapiemonte e Castel San Giorgio. Se, infatti, nelle prime ore sembrava esserci un’unica ricostruzione dell’incidente e cioè che Riccardo avrebbe sorpassato un furgone e sarebbe finito nell’altra corsia contro una Dacia, ora ci sarebbe un’altra versione, anche questa al vaglio degli inquirenti.

Stando ad alcune testimonianze, che come detto potrebbero essere avvalorate dalla parole del fratello della vittima, sabato mattina intorno alle 11 il giovane motociclista stava percorrendo la statale 18 (dietro di lui su un’altra moto il fratello) all’altezza del ponte della Molina, il furgone che gli stava davanti avrebbe “inchiodato” per una manovra. Riccardo avrebbe frenato, ma la sua moto sarebbe scivolata e sarebbe finita nella corsia apposta contro una Dacia.

La donna alla guida dell’auto avrebbe frenato, ma non avrebbe potuto evitare l’impatto. Ad uccidere il giovane commerciante sarebbe stato una sorta di gancio traino che gli ha reciso l’arteria femorale. Due versioni differenti sui cui ora indagano i carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Salerno, intervenuti sul posto insieme ai colleghi di Vietri Sul Mare. La salma del giovane motociclista è ancora sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà decidere se procedere con l’autopsia.

In attesa di conoscere la verità sull’incidente a tenere banco sono le polemiche per l’ennesima tragedia consumatasi sul tratto di strada della statale 18. Giovanni De Simone, sindaco di Vietri Sul Mare, ha parlato fin da subito di un bollettino di guerra: quattro morti in un anno, ma dalle parole è intenzionato a passare subito ai fatti. «Da tempo ormai abbiamo avanzato delle richieste come gli autovelox, i dossi rallentatori di velocità, ma purtroppo secondo dei parametrici fin ora in vigore non abbiamo avuto le autorizzazioni. Come a dire che secondo dei meri dati (escluso il numero dei morti) la nostra strada non è pericolosa.

Parlerò di nuovo con il Prefetto per cercare di fare tutto il possibile per vedere realizzate le nostre richieste». E aggiunge: «Possiamo fare qualcosa da subito e cioè installare i cosiddetti semafori intelligenti. Non occorrono permessi, ma solo un’ordinanza e naturalmente sostenere la spesa per l’installazione. In pratica con i semafori intelligenti una fotocellula rileva la velocità e in caso di superamento del limite consentito il semaforo successivo scatta rosso per frenare cosi la corsa del mezzo a rischio». Per ora il comitato civico Dragonea rimane chiuso in silenzio per rispettare il dolore della famiglia di Riccardo.

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Il Mattino