Sequestrarono e violentarono una ragazza di 15 anni, dentro un garage, a turno. Quella sera erano in cinque. Dopo un anno, il gup estingue il reato per i componenti di quel branco...
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L’antefatto riporta la data del 26 giugno 2016, quando a San Valentino Torio, cinque ragazzi spinsero nell’oscurità una ragazza di 15 anni di Sarno, per poi violentarla a turno. La minore conosceva uno dei cinque e fu attirata, con l’inganno, nel buio di quel complesso di garage appartenenti ad un supermercato. Quella sera, la ragazza era diretta alla villa comunale, dove spesso trascorreva le serate. Dopo la violenza, con lei rimase solo uno dei cinque, che attese all’esterno che un parente la venisse a riprendere, per portarla a casa. Il giorno dopo il branco fu individuato e arrestato dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore. Uno finì ai domiciliari, aveva 17 anni ed era il più grande di tutti. Gli altri sparsi tra le carceri di Nisida e Airola. Dopo qualche mese, il gruppo iniziò un percorso di recupero in comunità. La cosiddetta «messa alla prova», chiesta dagli avvocati difensori e prevista dal codice penale, che portò alla sospensione del processo per tutti. E il risultato di quel percorso in comunità è stato superato positivamente, come sostengono procura e gip, leggendo le relazioni degli assistenti sociali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino