NOCERA INFERIORE - Violentò la sua vicina di casa nell’androne del palazzo dove entrambi vivevano, ma non può essere processato per «vizio totale di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La storia che lo riguarda è compresa in un periodo di pochi giorni, tra il 30 aprile e il 2 maggio 2015. Le accuse erano di violenza sessuale, detenzione di arma bianca, minacce aggravate, ingiuria e lesioni. Quella peggiore, di violenza sessuale, si consumò il 30 aprile in un condominio della periferia. Erano le 21,30, quando A.R. aggredì la vittima, che altri non era che la sua vicina di casa. La donna stava rincasando dopo aver portato a spasso il cane. L’uomo l’aspettò, poi la girò con violenza spingendola con la schiena contro il muro. Con una mano le tenne la bocca, con l’altra le palpeggiò il seno, poi la pancia, abbassandole infine maglia e reggiseno. La donna provò a divincolarsi, ma fu minacciata esplicitamente dal suo aggressore. Le sue urla attirarono il figlio di lei e del convivente, ma il 44enne non si arrese, estraendo dalla tasca un coltello con una lama d’acciaio di 30 centimetri. Urlando verso di loro: «Vi dovete stare zitti altrimenti vi taglio la testa. Qui comando io. Domani ti incendio la macchina (rivolgendosi al compagno della vittima)». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino