Ancora violenze sui medici, aggredito personale del 118

Ancora violenze sui medici, aggredito personale del 118
Ancora violenza contro i medici. Ieri sera, è stata la volta Battipaglia il teatro dell’ennesima follia a bordo di un’ambulanza, che ha messo a repentaglio la...

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Ancora violenza contro i medici. Ieri sera, è stata la volta Battipaglia il teatro dell’ennesima follia a bordo di un’ambulanza, che ha messo a repentaglio la vita dei soccorritori. Erano quasi le 19, quando un mezzo della Croce Verde, impiegata presso il Saut di Battipaglia, è stata attivata dalla centrale operativa del 118 per un presunto incidente lungo la strada provinciale 175, in località Campolongo.

All’arrivo sul luogo del presunto sinistro, l’equipaggio del mezzo di soccorso - composto dall’autista, il medico, un’infermiera e un volontario - si è trovata dinanzi un uomo di origine straniera, disteso sulla strada in stato confusionale. I soccorritori, infatti, hanno immediatamente avuto l’impressione di un uomo in preda ai fumi dell'alcol, più che la vittima di un sinistro. Ciononostante, come si usa fare in casi di presunti traumatizzati, i sanitari hanno proceduto all’immobilizzazione del paziente, adagiandolo sulla barella spinale e bloccandolo con il cosiddetto ragno, cinghia che impedisce movimenti dannosi per la vittima. Fino a questo momento, l’uomo è apparso tranquillo e collaborativo. È stato a bordo del mezzo, durante il trasporto, che si è scatenata la follia violenta.
L’autista dell’ambulanza, come indicato dalla centrale operativa del 118, ha diretto il mezzo verso il pronto soccorso dell’ospedale di Eboli “Maria SS. Addolorata”. Una scelta obbligata per gli uomini del soccorso, che però non è andata giù all’infortunato. È stato a questo punto, secondo le testimonianze dei soccorritori, che il paziente ha iniziato a mostrare i primi segni di insofferenza.
Mentre l’ambulanza procedeva cautamente lungo la strada dissestata, nonostante le cinghie che lo immobilizzavano, l’uomo ha iniziato ad agitare violentemente le mani. A farne le spese sono stati gli arredi dell’ambulanza e le attrezzature di soccorso, che hanno iniziato a volare nel vano dell’ambulanza. In breve, sul pavimento dell’ambulanza sono cadute un aspiratore dei liquidi, collari, agocanule, siringhe e persino uno zaino di soccorso. Ad avere la peggio del lancio di oggetti è stato il volontario - un futuro dottore in medicina - che è stato colpito in pieno volto da un oggetto proiettato dall’uomo. Fortunatamente, a parte il grande spavento dei soccoritori, le ferite del volontario non sono state giudicate gravi.

Peggio è andata al mezzo di soccorso che, secondo le testimonianze, ha riportato il danneggiamento di due schermi per il monitoraggio dei pazienti: «Ci ha rotto mezza ambulanza - hanno spiegato i soccorritori, che hanno preferito rimanere anonimi - denunceremo l’accaduto ai Carabinieri». Il paziente, comunque, alla fine è stato consegnato al pronto soccorso di Eboli, dove è stato preso in carico dai medici del “Maria SS. Addolorata” per gli accertamenti di rito. Per i soccorritori, comunque, giusto il tempo di rassettare il vano di soccorso dell’ambulanza e poi è arrivata l’ennesima telefonata della serata. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino