SARNO. Ha cambiato la sua versione dei fatti, una 75enne di Sarno, che ora rischia il processo per falsa testimonianza secondo una richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una volta chiamata a testimoniare, a seguito del rinvio a giudizio per quattro persone, comprese figlia e genero, per estorsione in concorso, la donna aveva ritrattato: il denaro, riferì davanti ai giudici del tribunale di Nocera Inferiore, lo avrebbe versato lei spontaneamente per far vivere al meglio la sua famiglia. In realtà, come sostenuto in sede processuale dopo il rinvio a giudizio ottenuto dalla procura nocerina, quel denaro veniva consegnato dopo minacce e intimidazioni di varia natura. «Se rifiuti faremo del male alla tua famiglia», così sarebbe stata minacciata la donna da due dei coindagati nel processo alla base dell’attuale imputazione contro la 75enne. Secondo le ricostruzioni della Procura di Nocera Inferiore, due fratelli coinvolti nel primo processo avrebbero intimato all'anziana di pagare. La storia si chiuse poi con un'aggressione successivamente compiuta dai due ai danni del figlio della donna, il 30 settembre 2008. Infine sua madre, di fronte alla posta sempre più alta, sospettando che i soldi fossero destinati all’acquisto di stupefacenti e diffidando dell’amicizia della figlia con i due imputati, denunciò, con la successiva ritrattazione e l’attuale rischio processo. Ora ci sono due verbali che saranno vagliati dal giudice, nei quali la donna ha in sostanza fornito due versioni differenti, con sullo sfondo problemi familiari e di altra natura, oggetto già di un procedimento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino