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Bronchiolite, allarme dei neonatologi e pediatri. L'ondata del virus respiratorio sinciziale, secondo i primi dati raccolti sulla sua diffusione nella popolazione registrati lo scorso autunno e inverno, «hanno documentato un consistente anticipo del periodo di inizio della stagione epidemica» in molti paesi, inclusa l'Italia. Questi numeri, secono diversi studi, «confermano questa tendenza anche per il 2022».
Bronchiolite: dai sintomi alle cure, i consigli
Gli esperti spiegano in un video come riconoscere e prevenire la bronchiolite, ovvero la principale causa di ricovero per i bimbi nel primo anno di vita.
Il 30% dei bambini colpiti da bronchiolite nei primi mesi di vita può avere episodi di broncospasmo fino a età scolare e una certa percentuale sviluppa asma. Per prevenire la malattia è essenziale il lavaggio delle mani ed il distanziamento sociale da chi ha sintomi. I genitori che hanno un bimbo sotto i 12 mesi, se raffreddati, dovrebbero tenere la mascherina e igienizzare le mani prima di toccarlo.
Nei bimbi vulnerabili è consigliato limitare la frequenza di nido e di luoghi affollati da novembre a marzo, evitare l'esposizione a fumo e favorire allattamento al seno. Così come è bene proteggerli da persone con tosse e raffreddore, inclusi i fratelli che frequentano la scuola. Purtroppo non vi sono cure specifiche, se non l'ossigeno. Quindi, per ridurre le ospedalizzazioni di lattanti, Sip e Sin consigliano di valutare un'anticipazione al mese di ottobre nell'avvio della profilassi per i neonati prematuri e con patologie congenite cardiache o polmonari.
Il Mattino