Demenza, il colesterolo tra le possibili cause: alti livelli collegati al deterioramento cognitivo. Il risultato in una ricerca australiana

Il colesterolo grasso LDL circolante nel sangue sarebbe responsabile dello sviluppo di una proteina "tau" che aggira la barriera emato-encefalica e, se si accumula, può causare declino cognitivo

Demenza, gli alti livelli di colesterolo tra le possibili cause: scoperta rivoluzionaria dei ricercatori australiani
I ricercatori australiani dell'Heart Research Institute di Newtown hanno individuato, per primi al mondo, un legame diretto fra l'alto tasso di colesterolo e il rischio di...

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I ricercatori australiani dell'Heart Research Institute di Newtown hanno individuato, per primi al mondo, un legame diretto fra l'alto tasso di colesterolo e il rischio di demenza.

Gli studiosi hanno analizzato i dati di oltre un milione di pazienti nel mondo di età sotto i 65 anni, per un totale di 17 studi internazionali consultati, e confermato che l'alto tasso di colesterolo aggrava l'incidenza di declino cognitivo.

Nello studio pubblicato sul sito dell'Istituto, la capo ricercatrice Ashish Misra scrive che i 'cattivi lipidì, chiamati lipoproteine a bassa densità, sono correlati al deterioramento cognitivo lieve, che può proseguire verso una forme più gravi. «Fino ad ora non sapevamo che il colesterolo alto fosse un fattore di rischio per la demenza, ma abbiamo trovato un collegamento: il colesterolo "cattivo" (LDL, ovvero grasso circolante nel sangue costituito dall'unione di un proteina di trasporto e lipidi n.d.r.) aggrega una proteina chiamata "tau" tra i neuroni, che attraversa la barriera emato-encefalica e può portare al declino cognitivo».

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Secondo i dati analizzati - scrive Misra - il livello normale di colesterolo è di 5,17 millimoli per litro e ogni aumento di un millimole per litro causa un aggravamento della demenza dell'8%. «Suggerisco definitivamente un'analisi del sangue ogni sei mesi, quando si raggiungono i 50 anni, e se il livello di colesterolo LDL è alto è raccomandabile sottoporti a esami più spesso», riporta l'esperto.

La demenza è sempre più diffusa in Australia

Secondo stime dell'Australian Institute of Health and Welfare, nel 2022 erano presenti oltre 400mila australiani affetti da demenza: circa un australiano e mezzo su 100 in media. La percentuale aumenta a 8,4 persone con demenza ogni 100 persone per quanto riguarda gli australiani over 65.

Con una popolazione che - secondo le statistiche - aumenta e invecchia sempre di più, si prevede che tale cifra raddoppierà entro il 2058, arrivando a una media complessiva di 850mila persone affette.

 

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Il Mattino