Coronavirus, l'epidemiologo: «L'immunizzazione potrebbe durare più di un anno»

Potrebbe durare più di un anno la fase si immunizzazione dal coronavirus. Lo spiega Giuseppe Costa, responsabile dell'Osservatorio epidemiologico regionale....

Accedi all'articolo e a tutti i contenuti del sito
con l'app dedicata, le newsletter e gli aggiornamenti live.

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
2€ AL MESE
Per 12 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

Leggi l'articolo e tutto il sito ilmattino.it

1 Anno a 9,99€ 89,99€

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.

L'abbonamento include:

  • Accesso illimitato agli articoli su sito e app
  • La newsletter del Buongiorno delle 7:30
  • Tutte le newsletter tematiche
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Dirette esclusive
Potrebbe durare più di un anno la fase si immunizzazione dal coronavirus. Lo spiega Giuseppe Costa, responsabile dell'Osservatorio epidemiologico regionale. «Oltre a pensare al dopo coronavirus dobbiamo anche pensare al "durante" perché la fase di immunizzazione potrebbe durare anche più di un anno», ha spiegato Costa in un collegamento con l'Assemblea popolare per Torino, un forum varato da 16 associazioni per discutere del futuro della città dopo la fine dell'emergenza sanitaria. Costa è intervenuto - come spiegano gli organizzatori - anche a nome dell'Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Torino.

Coronavirus, lungo la A21 molte delle province più colpite: a Piacenza il più alto tasso di mortalità
Coronavirus, la volontaria che testerà il vaccino: «Ci sono dei rischi ma andrò avanti con la mia vita»

«In questa fase - ha detto Costa nel resoconto citato dai promotori dell'iniziativa - abbiamo bisogno di una quantità di innovazioni nella nostra società e nella nostra struttura produttiva, nelle scelte che facciamo e nella collaborazione tra i professionisti tra le persone e tra gli ingegni che ci sono dovrà essere molto grande. Quello che faremo nel »dopo« sarà molto influenzato da quello che faremo nella seconda fase della gestione della pandemia». «Il Covid - ha anche detto - ci mette in evidenza una situazione di disuguaglianza già molto evidente, perché sia il contagio sia l'impatto sulla salute ricade sui soggetti più fragili della società». 


  Leggi l'articolo completo
su Il Mattino