In Italia ci sono circa 5.000 casi di tumore all'ovaio all'anno, una malattia difficile da diagnosticare in tempo e per questo motivo causa di elevata mortalità. I...
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Si tratta di risultati mai ottenuti prima d'ora che sono stati pubblicati sul Lancet Oncology, una delle cinque riviste mediche internazionali più importanti al mondo. «È importante osservare - ha sottolineato l'oncologo - che il farmaco va utilizzato in pazienti che hanno una mutazione dei geni BRCA 1 e BRCA 2. Queste mutazioni possono essere ricercate con un semplice prelievo di sangue e sono presenti nel 20% dei casi di tumore all'ovaio». Una scoperta particolarmentre importante se si considera che offre alle familiari delle pazienti con questa malattia l'opportunità di fare prevenzione e agire per tempo con terapie preventive di tipo farmacologico e chirurgico.
Il Pascale negli ultimi anni ha dimostrato, con le proprie ricerche in collaborazione con i principali enti di ricerca nazionali, di contribuire in modo significativo allo sviluppo e al miglioramento delle terapie contro il tumore. Nell'Istituto sono attive sperimentazioni per qualsiasi malattia oncologica alla ricerca frenetica di soluzioni efficaci. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino