Ha l'aspetto del comune cacao in polvere, ma in realtà contiene anche ginkgo biloba, taurina e guaranà, e ti fa sentire euforico e capace di fare qualsiasi cosa....
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Il fondatore dell'impresa è un ragazzo americano di 29 anni, che dopo aver provato questa versione del cacao in Europa, ha deciso di produrla in polvere e sciroppo negli Usa. Il problema, spiega l'Fda, è che l'inalazione di questa polvere può provocare spasmi alle corde vocali, broncospami e asma. Inoltre, tra i suoi componenti ci sono taurina e guaranà, i cui effetti non sono mai stati valutati nella somministrazione per via nasale e possono causare nausea, insonnia e tachicardia.
Le analisi di laboratorio dell'altro prodotto, lo sciroppo, hanno rilevato la presenza di un'altra sostanza non indicata sull'etichetta, la doxilamina, che non va mischiata con le bevande alcoliche e può provocare reazioni avverse in chi è allergico. Altro aspetto rilevato dall'Fda nella sua lettera è che questi prodotti vengono pubblicizzati come alternative alle droghe illegali di strada, ponendo dei rischi per la salute e incoraggiando le persone, soprattutto i giovani, ad abusarne.
Le droghe alternative di strada (street drug alternatives) imitano infatti gli effetti ricreativi delle droghe. «Incoraggiare l'uso del cioccolato da inalare come alternativa alle street drugs illegali è inaccettabile - scrive il commissario dell'Fda, Scott Gottlieb - Ci sono conseguenze per la salute, senza dimenticare i pericoli del promuovere l'abuso di droghe». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino