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L' "aspirinetta" fa bene al fegato grasso. Lo dice uno studio americano condotto a Boston. L' uso quotidiano di una pillola di cardioaspirina ha funzionato su una buona percentuale di un piccolo gruppo di malati di fegato grasso: nel giro di 6 mesi la quantità di grasso epatico nel 42.5% dei pazienti studiati è diminuita del 30%.
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Cardioaspirina e fegato grasso, lo studio
I test sono stati condotti su 80 pazienti a Boston e gli effetti della terapia a base del farmaco sono stati verificati sottoponendo i malati a risonanza magnetica epatica. Tutti i pazienti soffrivano di fegato grasso e di sindrome metabolica, ma non legati al consumo di alcol ed avevano una media di 35% del tessuto epatico composto da grasso.
I volontari che avevano ricevuto un placebo hanno invece evidenziato dopo 6 mesi dall' inizio dei test un aumento della quantità di grasso epatico. Lo studio è pubblicato su JAMA ed è stato realizzato da ricercatori del Massachusetts General Hospital e dell' Harvard Medical School.
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