Facebook è sicuramente una delle invenzioni più importanti del terzo millennio. Eppure la geniale intuizione di Mark Zuckerberg, secondo alcuni scienziati, non è stata poi...
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Ne sono convinti alcuni studiosi svizzeri e britannici, che hanno realizzato una ricerca, pubblicata su Nature e basata sulle sinapsi, le connessioni tra i neuroni presenti nel nostro cervello. A dirigere lo studio è stato Thomas Mrsic-Flogel, che ha spiegato come tra le cellule nervose esistano poche connessioni forti e moltissime connessioni più deboli. Un po' come le amicizie di Facebook: possiamo avere tanti contatti, ma i rapporti più stretti si riducono a poche persone.
La ricerca è partita dall'analisi di quella parte di corteccia cerebrale che riceve impulsi nervosi dagli occhi, trasformandoli in percezione visiva. Proprio a partire da questo studio, i ricercatori hanno scoperto la particolarità dei neuroni che ricorda molto la logica delle amicizie su Facebook. Ora la nuova sfida della scienza è la creazione di un computer che sia in grado di simulare l'attività cerebrale. Al momento il traguardo sembra lontanissimo, ma i progressi in ambito accademico fanno ben sperare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino