Tutte le neomamme e i neopapà vorrebbero averlo, per affrontare meglio le notti insonni col bebè. È il gene che consente di dormire meno della media, ma...
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«Questa ricerca rappresenta una nuova entusiasmante frontiera che ci permetterà di studiare la complessità dei circuiti nel cervello e i diversi tipi di neuroni che contribuiscono al sonno e alla veglia».
Il gene che rende possibile tutto ciò, Adrb1, è stato identificato usando studi di collegamento genetico e sequenziamento dell'intero esoma, che ha rivelato una variante nuova e molto rara. I ricercatori hanno quindi condotto una serie di esperimenti su topi portatori di una versione mutata del gene, scoprendo che dormivano in media 55 minuti in meno rispetto ai topi normali, mentre gli esseri umani con questo gene dormono 2 ore in meno della media. Fu aggiunge che il lavoro potrebbe avere applicazioni nello sviluppo di nuovi farmaci in grado di regolare il sonno e la veglia. «Il sonno è una delle cose più importanti che facciamo», afferma. «Non dormire a sufficienza è legato a un aumento dell'incidenza di molte condizioni, tra cui il cancro, i disturbi autoimmuni, le malattie cardiovascolari, l'Alzheimer e altri disturbi della salute». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino