Covid, perché è importante tenere le finestre aperte e far circolare l'aria

Tenere le finestre aperte è uno dei modi migliori per ridurre le probabilità di contagio e di propagazione del coronavirus. Lo conferma una ricerca pubblicata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tenere le finestre aperte è uno dei modi migliori per ridurre le probabilità di contagio e di propagazione del coronavirus. Lo conferma una ricerca pubblicata in questi giorni sulla rivista scientifica Physics of Fluids. Lo studio prende come esempio un'aula scolastica: tenendo le finestre aperte, circa il 70% delle particelle cosiddette aerosol si disperde fuori, portando via il virus. Un buon motivo per far circolare l'aria il più possibile. 

La ricerca, condotta da un team di scienziati fisici della New Mexico University, sottolinea come nell'ambiente scolastico (ma non solo) la continua ventilazione sia un approccio efficace per contrastare la diffusione del Covid. Ovviamente, non basta per azzerare le possibilità di contagio, ma serve a ridurle drasticamente. L'aerosol, ossia le particelle contenenti il virus (anche più piccole di 5 micromillimetri), si spostano nell'aria e, negli ambienti chiusi, hanno molta più probabilità di infettarci. 

L'aerosol si forma respirando e parlando, ad esempio, quindi le emettiamo costantemente. Non è ancora certo quanto tempo sostino queste particelle prima di volare via con l'aria, ma si stanno moltiplicando gli studi al riguardo e su un elemento sembrano concordare tutti: arieggiare un ambiente chiuso riduce le probabilità di contagio. 

La ricerca della New Mexico University è stata condotta tramite delle simulazioni con modelli computazionali che hanno riprodotto il movimento dell'aerosol (o trasmissione airborne) in un'aula chiusa ed in una con le finestre aperte. I risultati sono stati esaltanti per gli scienziati. Ebbene, se l'ambiente è ventilato, il 69% delle particelle viene eliminato. Tuttavia, avvertono gli autori della ricerca, questi risultati promettenti si ottengono solo con l'aria "pura". L'effetto dei condizionatori è infatti ridotto: con l'aria condizionata solo il 50% delle particelle viene neutralizzato. In ogni caso, molto meglio i condizionatori basati sul ricircolo (cioè che prendono anche aria dall'esterno). 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino