Il robot 'elettricista' Stereotaxis salva il cuore dalle aritmie fatali. Collegato a una risonanza magnetica, ha individuato una lesione del cuore altrimenti...
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Arrivato al pronto soccorso in condizioni molto gravi, è stato subito sottoposto agli accertamenti del caso. La risonanza magnetica inserita in una mappa cardiaca tridimensionale tracciata dal robottino ha permesso di individuare la lesione. «Si tratta di lesioni nascoste - dice Grossi - che con altri metodi non riusciremmo a vedere e soprattutto a raggiungere». Stereotaxis ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore e utilizzando le informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca realizzata dalla dottoressa Chiara Lario, presso la Radiologia diretta dal dottor Stefano Cirillo.
Il robot, in altre parole, ha permesso di arrivare con estrema precisione alla sede cardiaca malata e a distruggerla attraverso un'ablazione transcatetere, impedendo l'insorgere di nuove aritmie.
L'intervento, presso la sala di elettrofisiologia della Cardiologia dell'ospedale Mauriziano diretta dal facente funzione dottor Mauro De Benedictis, è durato quattro ore ed è perfettamente riuscito. Il paziente è già stato dimesso.
«Potrà condurre una vita normale - spiega il dottor Grossi -. Per un periodo dovrà seguire una terapia e sottoporsi ad alcuni controlli. Per precauzione terrà un apparecchio che segnala aritmie improvvise». L'uomo è tornato a casa.
«Questo sistema di utilizzo di Stereotaxis - conclude il cardiologo - ci consente di utilizzare la risonanza magnetica direttamente nell'esecuzione di procedure ablative di aritmie ventricolari complesse.
Il Mattino