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Sono state in fila ordinatamente dalle 9 del mattino, molto prima che aprissero gli ambulatori di “Donne, il festival della salute e del benessere femminile” in piazza Municipio, sfidando il caldo per una buona causa: prendersi cura di se stesse. Come gia avvenuto nei giorni scorsi tantissime donne seguendo i percorsi in base alle proprie necessità, hanno effettuato screening gratuiti “in rosa” per diverse patologie e parlato con i medici. Ideato e organizzato dalla Cattedra Unesco della Federico II per la Salute e l'educazione allo sviluppo sostenibile, presieduta dalla professoressa Annamaria Colao, per tre giorni l’evento ha visto susseguirsi otre alle visite mediche anche convegni, showcooking, focus sulla violenza sulle donne, bullismo e tanto altro.
Numerosi gli specialisti che si sono alternati durante la tre giorni, sia dell’Università Federico II sia dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Obesità, diabete, malattie cardiovascolari e respiratorie, oncologia, malattie da invecchiamento, fertilità, sessualità e menopausa, malattie infettive, area pediatrica e adolescenziale i percorsi attivi in ciascuna area del “villaggio”, contrassegnata dal nome di una dea.
In mattinata la visita dell’assessore alle Attività Produttive e Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, che si è complimentata con la professoressa Colao per l’organizzazione e la riuscita di questo importante evento tutto al femminile. In foto l’assessore con il dottor Luigi Lavorgna, medico della I Clinica Neurologica Aou Vanvitelli diretta dal professor Gioacchino Tedeschi e la specializzanda Chiara Marotta che hanno poi accolto le donne nel loro ambulatorio in piazza, che rientra nei sei percorsi del “festival della salute e del benessere”, per visite e consulti gratuiti.
«Un grande progetto medico ma non solo – ha spiegato la professoressa Colao – perché la visita è uno strumento educativo. Un evento interamente dedicato alla donna nelle sue diverse età vuol dire insegnare ed educare la popolazione e abbiao riscontrato una risposta davvero soddisfacente».
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Il Mattino