Infarto, le donne hanno meno chance di salvarsi rispetto agli uomini

Infarto, le donne hanno meno chance di salvarsi rispetto agli uomini
Donne e uomini sono trattati in modo diverso anche in caso di arresto cardiaco: le donne vengono rianimate meno spesso con defibrillatore o massaggio toracico e, una volta giunte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Donne e uomini sono trattati in modo diverso anche in caso di arresto cardiaco: le donne vengono rianimate meno spesso con defibrillatore o massaggio toracico e, una volta giunte in ospedale, hanno minori chance di sopravvivenza rispetto agli uomini. Lo rivela uno studio di Hanno Tan dell'Università di Amsterdam su oltre 5700 casi di arresto cardiaco avvenuti fuori da un ospedale. Lo studio mostra che le donne sono rianimate meno degli uomini (il 68% delle donne contro il 73% dei maschi). Anche la sopravvivenza dal momento dell'arresto al ricovero è inferiore per le donne (34% vs 37% dei maschi), come pure la sopravvivenza una volta giunte in ospedale (37% vs 55%).



Padrone muore per un malore, cane abbaia fino allo sfinimento per lanciare l'allarme

In media, quindi, le chance di sopravvivenza di una donna sono quasi la metà di quelle dei maschi (12,5% vs 20%). Secondo i ricercatori ciò si deve in parte al fatto che l'arresto cardiaco è riconosciuto più tardi nella donna, spesso troppo tardi per la rianimazione. «Lo studio è fatto molto bene - commenta Filippo Crea, direttore del Polo di Scienze cardiovascolari e toraciche del Policlinico Gemelli IRCCS - da un gruppo noto di cardiologi che hanno già pubblicato ottimi lavori». Già altri studi, continua Crea, avevano evidenziato che le donne sono meno spesso soccorse in caso di arresto cardiaco.

 
«Il fatto che ricevano meno spesso la rianimazione - sottolinea Crea - riflette l'idea, sbagliata, che nelle donne le malattie cardiache siano meno frequenti. È una percezione da sfatare: in Europa - sottolinea - il 50% sia degli uomini sia delle donne muore di malattie cardiovascolari e la donna ha una probabilità di morire di infarto 10 volte maggiore che di cancro al seno. Le donne vengono soccorse più tardi, questo purtroppo non è una sorpresa - rileva ancora Crea -. Inoltre, la donna con infarto impiega di più ad andare in ospedale e anche se ricoverata tende ad avere meno trattamenti degli uomini».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino