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E adesso si teme che l'influenza torni a colpire. Anche in modo grave. L'allentamento delle restrizioni imposte dalla pandemia potrebbero, infatti, provocare quello che gli epidemiologi chiamano "rimbalzo". La scorsa stagione abbiamo avuto pochi casi: mascherine, distanziamento, scuole chiuse parziale lockdown nei mesi freddi hanno di fatto impedito ai virus influenzali di circolare. Ma quest'anno le condizioni sono diverse. Per questo, in tutto il mondo, la sollecitazione dei servizi di sanità pubblica a vaccinarsi è forte e pressante. In un articolo appena pubblicato su "Nature" gli epidemiologi concordano nel prevedere che l'ondata influenzale potrebbe diventare preoccupante mano a mano che le misure di protezione si ridurranno.
Influenza, allarme dei medici
«Abbiamo una generazione che ha saltato l'epidemia influenzale dello scorso anno - spiega Silvestro Scotti segretario della Federazione medici di famiglia - e questo significa che tanti cittadini non hanno neanche gli anticorpi rispetto ai virus della stagione '20-21. E' importante accelerare con i vaccini o rischiamo di avere condizioni più gravi».
Roma, l’influenza in città: «Poche mascherine, e salgono i contagi»
L'influenza che sta per arrivare da noi ha già toccato l'emisfero meridionale, Australia, Nuova Zelanda, Sud America e Africa.
Vaccino, Moderna studia il triplo shot: iniezione contro Covid, influenza e virus respiratorio
L'analisi che i ricercatori hanno fatto sull'epidemia stagionale ci aiuta a leggere l'allarme per i casi di bronchiolite (in Italia ma soprattutto in Francia dove il freddo è arrivato prima che da noi) nei bambini sotto i due anni. Un'infezione virale che nei più piccoli si manifesta con raffreddore, febbre, tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratoria. I primi dati parlano di una diffusione in crescita nelle regioni Nord del Paese. Il Consiglio scientifico francese ha spiegato il fenomeno con un «significativo deficit di di immunità collettiva per i bambini nati dopo marzo 2020» che ormai vanno al nido, escono regolarmente, non sono più protetti da un corretto distanziamento.
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Il Mattino