Napoli. Malattie oculari rare, la Clinica Vanvitelli entra nella Rete Europea di Riferimento

Napoli. Malattie oculari rare, la Clinica Vanvitelli entra nella Rete Europea di Riferimento
La Clinica Oculistica dell'Università Vanvitelli entra nella Rete Europea di Riferimento per le malattie oculari rare. La notizia sarà data e approfondita...

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La Clinica Oculistica dell'Università Vanvitelli entra nella Rete Europea di Riferimento per le malattie oculari rare. La notizia sarà data e approfondita durante il VII Congresso della Società Italiana di Oftalmologia Genetica (SIOG) organizzato da Francesca Simonelli, direttore della Clinica Oculistica dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, che si terrà a Napoli oggi e domani, presso il Centro Congresso San Marcellino, Largo San Marcellino. 



Apriranno la prima giornata Giuseppe Paolisso, Rettore dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, Maurizio Di Mauro, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera universitaria e Antonella Guida, Dirigente Staff della Direzione Generale Tutela della Salute della Regione Campania.  Saranno trattati gli aspetti più innovativi in tema di diagnosi e terapia delle malattie oculari rare, con particolare riferimento alle degenerazioni retiniche ereditarie. Nell’ambito dell’incontro sarà presentata, per la prima volta in Italia, la Rete Europea di Riferimento (European Reference Network) per le malattie oculari rare, nella quale la Regione Campania, con la Clinica Oculistica dell’AOU Vanvitelli è recentemente entrata a far parte.


All’incontro interverranno i più importanti esperti nazionali ed internazionali di tali patologie e saranno presentate le innovazioni tecnologiche più all’avanguardia per la diagnosi precoce di malattia e le nuove terapie in fase di sperimentazione per la retinite pigmentosa, la degenerazione maculare giovanile e la degenerazione maculare senile. La due giorni vedrà la partecipazione dei pazienti a cui sarà dedicata una sessione per la discussione con gli esperti nell’ambito delle problematiche assistenziali e delle prospettive terapeutiche future.
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Il Mattino