Un italiano su 3 cerca online notizie corrette sulla dieta in relazione al cancro. L'alimentazione, intesa come strumento di prevenzione e 'curà dei tumori,...
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In occasione del suo XX Congresso nazionale, la società scientifica presenta infatti i primi dati relativi al portale anti-fake news www.tumoremaeveroche.it. Più del «50% degli internauti italiani sostiene di essere confuso a causa delle troppe informazioni di salute che è possibile trovare sul web - afferma Fabrizio Nicolis, presidente Fondazione Aiom -. È estremamente preoccupante l'attuale disinformazione sul cancro. In Rete si legge di tutto: presunte cure miracolose come quella Di Bella, consigli errati di prevenzione o addirittura teorie complottistiche circa l'origine delle principali neoplasie. Vogliamo fornire una guida online costantemente aggiornata». Dopo 3 mesi di ricerca, rileva inoltre Massimo Di Maio, direttore dell'Oncologia dell'Ospedale Mauriziano di Torino, «abbiamo scoperto un quadro allarmante. Solo sull'alimentazione abbiamo individuato 400 bufale a cui vanno aggiunte le 175 sulle cure alternative e più di 160 sulle cause del cancro».
Secondo gli ultimi studi, ben il 30% dei casi di cancro è riconducibile all'alimentazione: «È particolarmente importante riuscire a fornire ai cittadini notizie attendibili su questo tema - sottolinea Stefania Gori, presidente nazionale Aiom -. Attraverso una dieta sana ed equilibrata possiamo ridurre del 16% il rischio di insorgenza dei tumori allo stomaco, endometrio, esofago, colon-retto, bocca, faringe e laringe. Molte delle domande che ci arrivano riguardano i 'supercibì. Sul web sono riportante news su improbabili capacità anti tumorali di limone, caffè, zenzero, miele, olio di cannabis o di cocco o succo alla barbabietola. La ricerca ha però evidenziato in modo chiaro - avverte - che non esistono cibi in grado di proteggere in maniera assoluta. Tuttavia va ribadito quanto sia importante la dieta nella prevenzione oncologica».
E le “bufale” rappresentano una minaccia innanzitutto per i pazienti, come afferma Claudia Santangelo, presidente dell'Associazione di pazienti 'Vivere senza stomaco.
Il Mattino