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Il nuovo ritorno a scuola era l'impegno principale preso dal governo Draghi fin dall'inizio e, in attesa del "tutti in classe" del 26 aprile, da lunedì prossimo, 19 aprile, saranno 6 milioni e 850 mila gli alunni fisicamente in aula sugli 8,5 milioni totali degli istituti statali e paritari, secondo il sito Tuttoscuola. Sono 291 mila in più di questa settimana, tutti della Campania, che è uscita dalla zona rossa. Restano in fascia di massimo rigore Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta, con 390 mila alunni in didattica a distanza (dad). In tutto saranno quasi un milione e 657 mila quelli ancora a casa in dad la prossima settimana.
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Dal 26, invece, in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza al 100%.
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Resta il nodo trasporti e screening
I problemi legati al nuovo ritorno a scuola sono quelli di sempre: i trasporti pubblici locali e lo screening dei contagi. Per il potenziamento dei primi il ministro Enrico Giovannini ieri ha visto gli Enti locali e dato un nuovo appuntamento alla prossima settimana, con un po' di sorpresa tre Comuni e Province per l'accelerazione del governo nelle riaperture dal 26 aprile. Il premier Mario Draghi ha ricordato che sono stati stanziati 390 milioni. Per il tracciamento invece resta l'ipotesi di tamponi salivari per i bambini e antigenici per gli studenti più grandi, a campione nelle scuole, essendo impossibile per motivi di spesa e logistici effettuarli a tappeto. Si spera che con il personale scolastico vaccinato con la prima dose oltre il 73% e gli anziani over 70 oltre il 50% con almeno una dose, i giovanissimi non siano più un veicolo di infezione pericoloso come prima. I principali sindacati del settore scuola chiedono urgentemente, oltre al tracciamento e al potenziamento dei trasporti, di aggiornare i protocolli di sicurezza, di lasciare autonoma agli istituti su orari e scaglionamento di entrate e uscite e di completare al più presto la vaccinazione del personale.
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